Superata la complessa fase istruttoria per la statalizzazione dell'Accademia
(UNWEB) Perugia. E’ stata l’Assessore ai servizi sociali Edi Cicchi, delegata dal Sindaco Romizi, a portare il saluto all’Accademia di belle Arti per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022.
“L’Accademia di Belle Arti rappresenta per Perugia – ha dichiarato l’Assessore Cicchi- un libro di storia le cui pagine sono conosciute in tutto il mondo per la grandezza degli artisti e dei professionisti che negli anni si sono formati qui. Con la statalizzazione dell’Accademia di Belle Arti, ci si avvia ad un nuovo percorso e nuovi valori anche per la città di Perugia. Un traguardo importante per uno degli istituti di alta cultura del nostro territorio di cui siamo orgogliosi.”
Una cerimonia che ha preso il via nell’aula magna dell’Ercole Farnese, per poi proseguire nella biblioteca storica, dove è stata svelata l’opera scultorea donata dall’artista Oreste Baldini. Il tutto alla presenza e con gli interventi del presidente della Fondazione, Mario Rampini, e del direttore, Emidio De Albentiis, che nel loro discorso di apertura hanno evidenziato progetti e prospettive per l’antica istituzione. Entrambi hanno sottolineato l’andamento più che positivo, se si considera sia la tenuta dell’alto numero di studenti nonostante le difficoltà legate alla pandemia, in quanto le restrizioni Covid potevano incidere negativamente sulla corposa presenza di quelli stranieri, sia per l’alto numero di iniziative portate avanti, quasi una sessantina tra seminari, incontri di approfondimento e progetti legati a convenzioni stipulate con importanti enti e istituzioni dell’Umbria.
“Anche per il 2021-2022, – dichiara l’Accademia di Perugia – si registrano cifre record per l’antica Istituzione: gli studenti restano a quota 600, un numero anche non facile da gestire vista la capienza delle aule, tanto che in alcuni casi si è dovuto ricorrere allo sdoppiamento dei corsi. Un risultato raggiunto grazie all’andamento stabile di alcuni corsi, in particolare per il triennio, dove tengono i corsi di Design, Pittura e Fashion Design. A subire un sensibile aumento è il biennio, dove l’incremento è del 50 per cento (passando da 60 a 90 studenti), con punte nei corsi di Brand Design Territoriale e Pittura. Numeri che si auspica possano essere mantenuti, andando a rinnovare l’offerta formativa, in particolare affiancando sempre di più la didattica alla ricerca, attraverso nuove sinergie con enti di rilievo presenti sul territorio regionale, rafforzando la rete di opportunità con aziende fiore all’occhiello, così da creare sempre di più per gli studenti nuove opportunità anche per il mondo del lavoro.”
Per il presidente Rampini, dopo le comunicazioni inerenti la progettazione per il consolidamento e il restauro conservativo di tutta l’ala ovest, sul fronte statizzazione, ha informato la stampa, del superamento della complessa fase istruttoria per la statalizzazione dell’Accademia.
Per il direttore, De Albentiis, – si tratta di un ritorno ad una sempre più auspicata normalità anche se il filo non si è mai interrotto: “anche in Dad, non abbiamo mai smesso di invitare artisti, intellettuali, designer dando forma a workshop e a forme di interazione partecipata fra docenti e allievi, nel solco glorioso tracciato cento anni fa dal Bauhaus di Gropius, Kandinskij, Klee e numerosi altri. La nostra Accademia è sempre stata viva, ha offerto ai suoi studenti la possibilità di partecipare ad iniziative espositive, a visite di studio, a contatti con la realtà produttiva regionale ed extraregionale: nonostante le difficoltà, abbiamo mantenuto un alto numero di iscritti al Biennio e al Triennio, in tutto registriamo anche quest’anno sui 600 studenti. Abbiamo in animo di sviluppare ulteriormente la nostra offerta formativa, in particolare con il decollo del biennio di Fashion Design e alcuni progetti di Master, nel solco del processo di statizzazione, legalmente già sancito, ma da perfezionare negli ultimi aspetti formali.”
Presente l’artista Oreste Baldini, da lungo presente sulla scena artistica romana e protagonista di due recenti emozionanti mostre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), che ha generosamente donato una sua opera scultorea, che andrà ad impreziosire il patrimonio artistico dell’Accademia.