USBTerni(UNWEB) Terni. “Il provvedimento preso dalla Presidente della Regione Umbria, in data 13 marzo 2020, che taglia il servizio di Tpl su rotaia e su gomma, ci preoccupa per la sua pericolosità.

Innanzitutto non vorremmo che il DPCM del governo nazionale fosse usato come pretesto per iniziare la politica dei tagli al Tpl enunciata da Busitalia e dalla Regione; ci opponiamo al provvedimento e ci opporremo alle sue eventuali proroghe, perché il costo dei tagli viene pagato soprattutto dai lavoratori e dai cittadini.

Il provvedimento in questione porterà anche un altro problema di ordine sanitario, quello legato alla sovraesposizione dei lavoratori. Infatti il sovraffollamento degli autobus farà sì che gli autisti siano maggiormente esposti ad un eventuale contagio. In questo modo poco possono fare mascherine e sbarramenti interni.
Tale provvedimento è una palese violazione del D. Lgs 81/2008 e pertanto va rigettato!

La Federazione lavoro privato della USB insieme alla propria RSU in Busitalia, ritengono che il ricorso al Fondo Bilaterale di Solidarietà del Trasporto pubblico di cui all’A.N. del 4 luglio 2018 e s.m.i. (Decreto Interministeriale 5 febbraio 2019, n. 102661) sia una forzatura che permette all’azienda ulteriori profitti, scaricando sui lavoratori il costo del taglio delle corse.

La decisione di Busitalia, conseguentemente al provvedimento della Presidente della Regione, di sospendere e ridurre l'attività lavorativa mettendo a casa i lavoratori e facendogli consumare le loro ferie pregresse è per noi inaccettabile.

Se si fa richiesta di attivazione del Fondo Bilaterale di Solidarietà del Trasporto pubblico, non si possono poi far consumare le ferie ai lavoratori!

Diffidiamo la Presidente della Regione Umbria e l’Assessorato ai Trasporti e li esortiamo a cancellare tale provvedimento, come esortiamo Busitalia a non far consumare alcuna ora di ferie ai lavoratori.

Avvertiamo che, nell’eventualità ci siano contagi tra i conducenti causati dalla sovraesposizione, agiremo per vie legali.

La USB ha dichiarato lo stato di agitazione a livello nazionale, perché le decisioni prese in Umbria sono figlie di un disegno ben preciso che riguarda tutto il territorio nazionale.
Non permettiamo che il Coronavirus diventi una occasione per tagliare il Tpl!

Prendiamo atto anche del fatto che per Busitalia le organizzazioni presenti nella Rsu e che possono esprimere anche una rappresentanza nei tavoli, sono come sempre gli amici e gli amici degli amici. Ricordiamo a Busitalia che tutte le organizzazioni presenti nella Rsu devono essere rappresentate anche nelle discussioni di ordine generale. “
Cosi dichiarano, in una nota, la Federazione USB lavoro privato e la Rsu USB in Busitalia


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