UglChimiciIl comunicato dell'Ugl Chimici

 

(UNWEB) Doccia gelata per lo stabilimento Treofan di Terni durante la videoconferenza tra la proprietà, il Mise e le parti sociali. L'amministratore delegato dal gruppo indiano Jindal ha infatti annunciato la messa in liquidazione della società e la chiusura del sito produttivo umbro. Una decisione che l'UGL Chimici ritiene ingiusta, figlia di una strategia irresponsabile del gruppo Jindal: "In questi due anni – ha detto nel suo intervento l'esponente della segreteria nazionale dell'UGL Chimici Enzo Valente – abbiamo osservato il disinteresse del management e denunciato lo spostamento delle commesse verso altri stabilimenti, motivo per cui questo annuncio oggi non ci sorprende. Apprezziamo la presa di posizione del Mise che ha deciso di rifiutare la messa in liquidazione e le posizioni di Regione e Comune che hanno ben sottolineato come il gruppo indiano abbia acquisito in Italia know-how, abbia preso fondi pubblici, e poi chiuso due stabilimenti come Battipaglia e Terni. Occorre ora verificare la legittimità di tutte queste operazioni". Il sindacato ha proposto al Mise di prendere in mano la situazione: "Il Governo assuma il comando della situazione nominando un advisor per la vendita libera dello stabilimento anche a concorrenti del settore. E' questa la soluzione migliore per mantenere l'attività produttiva sul territorio di Terni e salvaguardare i livelli occupazionali. Pretendiamo che su Terni si continui a fare impresa e auspichiamo che Kaufmann e la proprietà mostrino il senso di responsabilità sociale non avuta in questi due anni".


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