(UNWEB) Attraverso un confronto lungo e anche "serrato" con l'Amministrazione comunale di Gubbio, abbiamo cercato il più possibile di rendere maggiormente eque le aliquote per gli agriturismi per l'imposta di soggiorno 2024, evitando pure che un'errata interpretazione della classificazione in "Girasoli" potesse penalizzare in maniera disomogenea le strutture.

È quanto sottolinea Terranostra Umbria, l'associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, in riferimento alla Deliberazione della Giunta Comunale di Gubbio che modifica l'imposta di soggiorno a partire dal 1° maggio 2024.

Il nostro obiettivo - commenta Elena Tortoioli, Presidente regionale Terranostra - resta quello di mettere al centro dello sviluppo locale, come in altri comuni della regione, la ricettività rurale, sempre più perno della valorizzazione turistica e ambientale. Il riconoscimento - aggiunge Tortoioli - di come gli agriturismi svolgano un ruolo fondamentale nella vacanza made in Umbria, rappresentando un esempio di turismo "lento" e sostenibile sempre più apprezzato, con le strutture volano economico spesso per le aree più marginali. Una concertazione, in definitiva - prosegue Tortoioli - che, svolta nei tavoli deputati, ha portato ad un primo risultato che comunque nel tempo potrà e dovrà essere migliorato nell'interesse di un più ampio sviluppo di tutti gli attori interessati.

Per questo abbiamo richiesto - ribadisce Elisa Polverini, Vicedirettore Coldiretti Umbria - che anche a Gubbio, possa essere istituito un apposito Tavolo di confronto permanente sul turismo, con la presenza pure degli operatori agrituristici. Per ragionare tra l'altro, proprio su come collocare al meglio, anche per il mondo rurale, le risorse che derivano dall'imposta di soggiorno, con benefici che arrivino pure in zone spesso più esterne e lontane dai servizi più "diretti e immediati" del Comune, come ad esempio quelli destinati alle infrastrutture nelle campagne. Quella dell'imposta di soggiorno comunque - conclude Polverini - è sicuramente una "partita" che dovrà coinvolgere, nel prossimo futuro, in maniera sempre più omogenea tutti i Comuni umbri, armonizzando il più possibile azioni e regolamenti che vengono messi in campo, ad ora, ancora in maniera poco organica.


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