DSC 1788(UNWEB) Perugia. Università, Istituzioni, Organizzazioni Non Governative ed Istituti di Credito si sono confrontati sulla realtà del MICRO - CREDITO, caratterizzata da una frammentazione di programmi ed esperienze che si traduce in una varietà di approcci, modelli, metodologie, partnership e soggetti promotori.

Perugia, 12 ottobre 2016: Il dipartimento di Scienze Politiche della Università degli Studi di Perugia ha ospitato un convegno sul tema del Microcredito, organizzato da TAMAT ong, che ha avuto l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle realtà che operano nell’ambito della “finanza inclusiva” e degli investimenti legati al raggiungimento di obiettivi sociali.

A partire dal 27 maggio 2015 è operativo l’intervento del Fondo Centrale di Garanzia sulle operazioni MICROCREDITO che ha cambiato radicalmente lo scenario introducendo una forma di garanzia che ha reso lo strumento sostenibile per il sistema bancario. Target di riferimento rimangono i soggetti privati sostenuti per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di micro impresa o persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale, ma la garanzia del Fondo sull’80% del finanziamento mitiga i rischi connessi alle operazioni e rende più plausibile l’intervento delle banche.

Un ’attenzione particolare è stata data alle attività di micro credito nei paesi terzi raffrontandole alla efficacia di questi strumenti in Italia. Su questo ultimo punto si sono confrontati Giuseppe Barberi, Sviluppumbria, Fabrizio Botti, Dipartimento di Economia Università degli Studi di Perugia, Stefano Cocchieri, UniCredit, Angela Mariotti, Ente Nazionale per il Microcredito.

Stefano Cocchieri, Responsabile del Dipartimento Capital Optimization di UniCredit, ha rilevato che “UniCredit è la prima Banca nazionale a sostegno del tessuto imprenditoriale locale che rientri nella caratteristiche di microcredito con oltre 400 operazioni effettuate e circa 8 milioni di euro erogati dall’avvio della operatività del Fondo Centrale di Garanzia. In Umbria nel 2015 le posizioni ammesse, tramite la rete UniCredit, sono state 16 per 310.000 euro circa (228.000 euro a Perugia e 82.000 a Terni). Nel 2106 (fino al 10 ottobre) le posizioni ammesse sono state 5 per 110.000 euro, tutte in provincia di Terni. In tutto 21 finanziamenti su 50 richieste pervenute.

Angela Mariotti, funzionaria dell’Ente Nazionale Microcredito, ha evidenziato che “in Italia sono operative 570.000 imprese con titolari extra UE con una crescita dal 2008 del +49%. Proprio verso queste forme di neo imprenditoria costituita da migranti l’Ente ha recentemente un progetto definito M.I.C.R.O. che mira in particolare a fornire formazione e sostegno operativo a tutti gli attori che gravitano in questo ambito: operatori di ONG, operatori di microcredito, migranti, imprenditori. L’obiettivo è quello di aprire un confronto, uno scambio di know how su questo mondo che in Italia è, relativamente, nuovo per il sistema finanziario”.

Giuseppe Barberi di Sviluppumbria ha illustrato le attività della Regione Umbria che “a partire dal 2011 ha emesso 4 bandi per un totale di 1.200.000 euro per finanziamenti fino a 16.000 euro. Nel complesso sono stati finanziati circa 100 progetti a fronte di 250 domande. A partire dal 1 gennaio finisce la legge 12 sulla imprenditorialità giovanile ed il microcredito può essere una opzione concreta per sostenere finanziariamente i giovani nei progetti di autoimprenditorialità”.


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