Consenso(UNWEB)  Riceviamo e pubblichiamo - Lasciate le burrascose acque della politica romana l’onorevole Walter Verini ha risalito il Tevere con il proprio guru di riferimento,Walter Veltroni fino a Città di Castello per la presentazione di un film di due anni fa: “I bambini sanno”.     
Dopo le consuete emozioni sparse a piene mani dal regista buonista al pubblico del Lions Club locale, organizzatore dell’evento, l’onorevole Verini approfittando dell’occasione, ha trovato il tempo di partecipare la propria solidarietà e vicinanza ai sindaci alto tiberini e alle loro iniziative per il futuro della Fcu, la Ferrovia Centrale Umbra. Dopo aver lodato l’impegno dei sindaci Verini ha esteso il suo applauso anche all’assessore Chianella e alla governatrice Marini, assicurando il suo impegno e quello degli altri parlamentari Ascani e Giulietti per risolvere il caso. Addirittura “ha posto il tema all’attenzione del ministro dei trasporti Del Rio che condivide pienamente la necessità di accelerare il reperimento di risorse e le procedure per garantire vita e futuro alla Fcu”. Insomma il buon onorevole assolve tutti da ogni responsabilità come in un giallo dove ci sono i morti assassinati ma mancano i colpevoli. Da cerchiobottista a innocentista a prescindere. Comunque il giorno dopo il comunicato dell’onorevole è stato chiuso, a sua insaputa, un altro tratto della Fcu in prossimità di Pretola. Praticamente da Città di Castello a Perugia, in un continuo Sali e scendi, sono più i km percorsi in autobus che quelli in treno. Non male per una ferrovia. Nessuna iniziativa forte dei tre parlamentari dell’Altotevere, Ascani, Giulietti e Verini, nessuna neanche dell’assessore Cecchini, molto assorbita dal tabacco, dai rifiuti e dalla cultura. Niente per la Fcu né per l’incompiuta Due Mari che si è bloccata alla Guinza né per la E 45 ridotta ad un percorso da cross, né per la piastra logistica perenne cantiere. Per non parlare del mancato sostegno al lavoro, alle strutture sanitarie, della mancanza di politiche per l’immigrazione, della rete idrica colabrodo e di quella viaria disastrata. Non è che, insieme al sindaco Bacchetta, sono convinti che tutti i problemi si risolveranno con la trasformazione della zona industriale in zona commerciale? Con lo stravolgimento dell’identità urbanistica e sociale della Città ? I tre parlamentari sopra citati come i sindaci e la giunta regionale sono tutti legati alla maggioranza renziana. Come l’ottimo ex presidente del Consiglio amano apparire baldanzosi e, chi in un campo chi nell’altro, pericolarsi in promesse difficili da mantenere confidando nella scarsa memoria collettiva. Oggi è comprensibile il loro sconcerto per quello che sta succedendo dentro il Pd e la loro concentrazione per capire da che parte andrà a tirare il vento. Ma è troppo chiedere loro un minimo di impegno anche per i problemi del territorio? Di impegnarsi almeno quanto lo hanno fatto durante la loro disastrosa campagna per il SI alla riforma costituzionale Renzi-Boschi? Sono anni che i problemi dell’Altotevere si aggravano e loro applaudono ai sogni di chi vuol costruire il ponte sullo stretto di Messina, un costo proibitivo per l'Italia. Apprendisti stregoni o visionari o assenteisti, politici e amministratori incoscienti o menefreghisti o incapaci. Fate voi. Il risultato per i Cittadini non cambia.

ConSenso Altotevere


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