umbria mobilità(UNWEB) Perugia- In merito alla vicenda del prospettato “mancato pagamento” della quattordicesima mensilità ai dipendenti di Umbria Mobilità, la Regione Umbria intende precisare che l’amministrazione regionale, oltre ad aver interamente liquidato il corrispettivo 2016, in qualità di socio ha, a suo tempo, effettuato un prestito di 17 milioni di euro alla stessa, parzialmente restituito, tant’è che al momento la Regione è creditrice per un importo di 13 milioni di euro.


La mancanza di risorse lamentata da Umbria Mobilità, dunque, non può in alcun modo essere ascritta alla Regione Umbria, bensì alle criticità conseguenti la mancata corresponsione delle partite creditorie dalla stessa maturate per servizi svolti nei confronti della società partecipata Roma TPL, per servizi resi al Comune di Roma, che non ha garantito quanto dovuto, nonché alla mancata ricapitalizzazione da parte di alcuni soci pubblici di Umbria Mobilità (Comune di Perugia, Comune di Spoleto, Provincia di Perugia, tutti i Comuni della Provincia di Terni e la stessa Provincia di Terni).
A ogni buon conto, in questi giorni si è altresì provveduto a liquidare ulteriori somme maturate a favore dell’Azienda per circa 500 mila euro, nel mentre sono in istruttoria ulteriori pagamenti.
Infine la Giunta Regionale per quanto di competenza, in sede di assestamento di bilancio, ha previsto ulteriori stanziamenti che garantiscono l’intera copertura del corrispettivo per l’esercizio 2017. In forza delle risorse già incassate, e di quelle che si renderanno a breve disponibili, riteniamo non sussistano difficoltà da parte dell’Azienda a garantire la corresponsione della quattordicesima mensilità nei tempi e secondo le consuete modalità.
Alla luce di ciò appare davvero sorprendente che si addossino responsabilità alla Regione Umbria, l’unica istituzione che è, da tempo, impegnata concretamente al potenziamento ed allo sviluppo del trasporto pubblico locale e della ex FCU, sancito formalmente anche con la recente sottoscrizione dell’accordo con il Governo ed RFI che prevede investimenti sull’infrastruttura ferroviaria per 63 milioni di euro.


 AVIS

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