(ASI) “Dopo il rinvio della chiusura della centrale Enel 'Pietro Vannucci' di Bastardo decisa lo scorso inverno dal Mise per far fronte all'aumentato fabbisogno di energia del Paese, a seguito dell'ondata di calore che sta investendo il Paese il sito umbro si è dimostrato nuovamente strategico nel supportare la rete nazionale.
La notte del 3 agosto, infatti, numerosi impianti sono stati chiamati in esercizio per evitare il verificarsi di eventuali black out, tra questi anche la centrale di Bastardo. Tuttavia, poco dopo la richiesta di attivazione della produzione, si sono susseguiti una serie di ordini di sospensione e riattivazione che hanno portato ad uno sbilanciamento e ad una conseguente penalizzazione economica del sito. Per capire cosa sia successo e quali siano stati i motivi alla base del susseguirsi di queste richieste di avvio e blocco, ho presentato un'interrogazione al governo chiedendo chiarimenti in merito”. Ad annunciarlo Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, che sottolinea: “Non vorremmo, infatti, che tali decisioni penalizzino la centrale di Bastardo, minimizzandone la strategicità per la fornitura di energia elettrica il che potrebbe consentire l'abbandono del sito da parte di Enel ma anche mettere a rischio la sicurezza nell'approvvigionamento elettrico della collettività”.
“Per l'Umbria, al contrario, è prioritario che la centrale di Bastardo rimanga in esercizio – conclude Galgano – perché è strategico disporre di impianti pronti a produrre energia e che possano essere utilizzati per garantire il fabbisogno locale e nazionale, evitando perdite e black out”.