Liberati180216(UMWEB) Perugia. “Una delle discariche abusive più grandi mai rinvenute in Umbria: è quella che i Carabinieri Forestali di Marsciano hanno scoperto in un'area boscata di Collazzone.

La Procura di Spoleto ne aveva già disposto il sequestro: ben 70 tonnellate di eternit sepolti illegalmente. Si tratta di materiale altamente pericoloso per la salute pubblica proprio a causa delle fibre di amianto, sfaldato da tempo. I responsabili, che all'epoca non hanno proceduto al corretto smantellamento, devono ora farsi carico dell'intervento di bonifica per circa 100mila euro”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, per i quali, frattanto “la sensibilità e l'attenzione nei confronti della tutela dell'ambiente crescono nell'opinione pubblica, ma anche nelle Istituzioni. Riteniamo un enorme passo avanti l'inasprimento, negli ultimi anni, delle pene per gli ecoreati, ma è d'obbligo un plauso alla Procura di Spoleto e ai Carabinieri Forestali di Marsciano”.

“Al riguardo – continuano i consiglieri pentastellati - resta necessario accrescere e migliorare il monitoraggio del territorio da parte della Regione, rafforzando i relativi servizi di Arpa e Asl, in quanto incaricati ex lege per le competenze del caso. Del resto – spiegano - lo impongono non solo vicende come queste, ma i vari disastri ambientali che toccano tanti luoghi della verde Umbria, dalla ben nota 'questione Terni' alla valle del Nestore e fino alla periferia di Perugia per le famigerate ceneri seppellite decenni fa; da Fabro ai fiumi Paglia e Tevere, senza dimenticare la criticità di Timia, Teverone e Marroggia, a voler tacere delle varie discariche ammorbanti che spuntano un po' ovunque”.

“Secondo i dati diffusi l'estate scorsa da Legambiente – commentano Liberati e Carbonari - l'Umbria detiene il terzo posto in tutto il Paese per numero di ecoreati nel 2017, superata solo da Sicilia e Sardegna (https://bit.ly/2MPXIl5 (link is external))”.

“La tutela dell'ambiente – aggiungono - passerà pertanto anche da un organico decisamente incrementato per le forze militari e civili deputate ai controlli: in questo senso si sta certamente muovendo il nuovo Governo. Auspichiamo parimenti – concludono - che le Procure tutte spingano al massimo le attività ispettive, onde evitare zone franche non più ammissibili”.


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