ClaudioRicci130515(UMWEB) Perugia. “Ora tutti concordano: lenta la ricostruzione post sisma 2016 che ha colpito quattro Regioni del Centro Italia, fra cui l’Umbria. Come un anno fa ripeto che servono più risorse per cassa, più semplificazione e poteri locali, e un piano di sviluppo dei territori”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (misto-Rp/Ic).

“Quelle definite ‘per cassa’ - spiega Ricci - sono le risorse spendibili subito. Proprio ciò che non c’è nella ricostruzione del centro Italia. Lo dice la ragioneria generale dello Stato: a valere nell’anno finanziario 2018 solo 1.6 Miliardi di euro, quando ne servirebbero 23. Lo ripeto da oltre un anno, dopo un accesso agli atti, nel silenzio totale. Molte parole e pochi fatti. Oggi, a tre anni dal sisma 2016, finalmente molti rilevano che la ricostruzione è quasi ferma. Le leggi nazionali sono da rivedere, visto che non hanno tenuto conto dell’esperienza positiva del 1997 che abbiamo vissuto nell’Umbria e nelle Marche: occorre più semplificazione, più poteri locali a Comuni e Regioni e molta maggiore auto certificazione. Servirebbe una legge speciale, o una sezione specifica del codice degli appalti, in deroga a tutte le normative”. 

“Ci sono poche risorse – prosegue Ricci - anche per lo sviluppo dei territori, che deve avvenire con la ricostruzione. Altrimenti edifici e paesi diventeranno privi di persone e attività. Basti pensare che per l’opera simbolo, la Basilica di San Benedetto da Norcia, siamo ancora alle “linee guida del progetto. Purtroppo – conclude - per passare dalle visite d’immagine (di ogni tipo) nelle zone terremotate ai fatti concreti occorreva più esperienza specifica”.


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