De LUCAIl capogruppo regionale, Thomas De Luca fa sapere che sta disponendo un apposito atto “affinché la Regione dia un aiuto concreto agli operatori sanitari, che operano in prima linea, preoccupati di contagiare i loro familiari, prevedendo la disponibilità di strutture ricettive per autoisolamento volontario”. De Luca non manca di ricordare che “oggi, in Italia, un contagiato su dieci è un medico”.

 

(UNWEB) Perugia – “Un mio amico medico mi ha confidato ieri sera al telefono che quando torna casa, dopo decine di ore passate a fare il suo dovere in ospedale, saluta i suoi cari da lontano e raggiunge una camera dove va a riposare da solo per qualche ora”. È quanto scrive il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca rimarcando come “oggi, in Italia, un contagiato su dieci è un medico. È salito a 3.359 il numero degli operatori sanitari trovati positivi al coronavirus”.

“In realtà – commenta De Luca - potrebbero essere molti di più, perché c'è il sospetto che la maggior parte restino asintomatici e possano essere veicolo di contagio per altre persone e innanzi tutto per i loro familiari. Purtroppo senza una politica di controllo a tappeto verso i soggetti più esposti, che la Regione Umbria non vuole mettere in campo, non possiamo contrastare questo fenomeno”. “Di fronte a questa emergenza epocale, con il materiale sanitario che scarseggia – continua il capogruppo pentastellato -, sempre più medici e personale addetto per tutelare la propria famiglia è costretto a mettersi in autoisolamento. Questo significa che, finito il proprio turno di lavoro, gli eroi di questa triste pagina di storia, sono costretti a tornare nella propria dimora mettendo in campo ogni precauzione per tutelare i propri cari, o addirittura affittare una stanza o un appartamento altrove”.

“Io credo che le istituzioni regionali – sottolinea De Luca - debbano dare il loro contributo per fare in modo che alcuni tipi di strutture ricettive (che dichiarino la propria disponibilità) possano ospitare chi si trovi a fronteggiare in prima linea l'emergenza sanitaria, con il sostegno economico della Regione. Una misura che porterebbe un piccolo aiuto anche a quelle partite iva che operano nel settore che tutti sono pronti a difendere quando i soldi devono metterceli altri”. De Luca, in conclusione, fa sapere che sta disponendo un apposito atto “affinché la Regione dia un aiuto concreto in attesa che i provvedimenti messi in campo dal Governo nazionale inizino a dare i propri frutti”.


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