Emanuele Prisco(UMWEB) "Il lockdown è finito in tutta Italia, ma in Umbria riprende a causa dell'Anas: la chiusura del viadotto Montoro e la ripresa concomitante e sconsiderata dei cantieri sul raccordo Perugia-Bettolle e in vari punti della E45 e della Centrale Umbra rendono di fatto impossibile circolare nella regione, danneggiando ulteriormente la ripresa dei traffici e delle attività di aziende e lavoratori".

E' quanto dichiara Emanuele Prisco, deputato umbro di Fratelli d'Italia. "Ancora una volta si è perso del tempo prezioso per un'attenta verifica delle infrastrutture nei mesi di quarantena, cosa che era stata già richiesta e prevista all'indomani della tragedia del ponte di Genova e ora il problema esplode in tutta la sua gravità creando problemi a buona parte della provincia ternana, che è la porta di accesso all'Umbria da sud. In questo modo si rischia di fare la fine del viadotto Puleto, con un anno di problemi e danni all'economia locale. Come se non bastasse, il raccordo Perugia-Bettolle è tornato ad essere l'inferno che si ripropone ormai ogni estate: mi chiedo come mai i vertici Anas non abbiano previsto una calendarizzazione più appropriata degli interventi sulle principali direttrici umbre per evitare di provocare code e strozzature del traffico pesante e leggero che gli umbri, e non solo, stanno patendo ormai da giorni e che hanno ripercussioni ancor peggiori in aree già congestionate per i flussi veicolari, come il nodo di Perugia. Uno scenario che si rinnova e che rimarca ulteriormente i danni del governo nel blocco della filiera delle opere pubbliche nei mesi di lockdown, quando questi lavori avrebbero potuto essere fatti in modo rapido e sicuro, proprio in assenza di spostamenti di massa come quelli attuali. Una piaga nella piaga di questo periodo difficile per l'Umbria e tutto il Paese"


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