foto thomas de luca"Legittima la nostra richiesta di sapere il motivo per cui non si sia proceduto ad una procedura comparativa"

(UNWEB) Dopo aver scambiato l'autorizzazione integrata ambientale per il Tribunale penale internazionale dell'Aja, i leghisti umbri continuano la gara con se stessi a spararla sempre più grossa. Ci hanno raccontato per mesi di non avere il tempo per rispondere alle interrogazioni e alle richieste di accesso agli atti, ma hanno trovato il tempo per fare le ricerchine sui nostri social network, scoprendo che chiedevamo di utilizzare kit sierologici "con affidabilità del 100%" sui falsi negativi. Tempo sottratto al loro lavoro di Governo in cui dovrebbero cercare di far ripartire la sanità umbra ferma ancora ferma al palo con liste d'attesa inconcepibili. I leghisti continuano a far finta di non capire che la nostra legittima richiesta è sapere il motivo per cui non si sia proceduto ad una procedura comparativa prevista dalla legge ponendo come giustificativo in deroga l'esclusività assoluta sul prodotto richiesto, i test "INCP-402S", quando altri soggetti istituzionali in Italia hanno acquistato i medesimi prodotti. In parole povere: nessuno ha mai contestato l'acquisto di test sierologici, ma la metodologia e i risultati riscontrati dalla stessa regione sullo specifico prodotto acquistato. Tra le varie versioni che sono state fornite e i tentativi di mettere a tacere le domande delle minoranze, sono pronto a qualsiasi querela da parte della Presidente Tesei e ancor più dopo la conferenza stampa di oggi a dir poco surreale. Da parte mia, sono consapevole di aver sempre agito in pieno rispetto istituzionale ed aver sempre posto domande e richieste legittime nell'espletamento del mio mandato di consigliere dell'Assemblea. Nel frattempo però gli atti richiesti continuano ad essere bloccati senza alcuna ragione, anche se sono già pronti da tempo.


 AVIS

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