108229217 2746279552275732 266524783845367310 oAudizione della Seconda e della Terza Commissione, presiedute da Valerio Mancini e Eleonora Pace, sulla valorizzazione della ceramica umbra. Nei locali del museo regionale della ceramica di Deruta sono intervenuti Sindaci e rappresentanti delle imprese artigiane che hanno sottolineato la necessità di sostenere una realtà identitaria in forte crisi. Per questo è stato istituito un tavolo di lavoro per arrivare ad un testo condiviso che possa aiutare a rilanciare il settore e farlo diventare un traino per lo sviluppo economico, turistico e culturale dell’intera Umbria. 

 

(UNWEB) Perugia . La Seconda e la Terza Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presiedute da Valerio Mancini e Eleonora Pace, si sono riunite ieri pomeriggio nei locali del museo regionale della ceramica di Deruta, per una audizione sulla valorizzazione della ceramica umbra quale patrimonio di rilevanza nazionale. L’audizione, sollecitata dal consigliere Francesca Peppucci (Lega), prende spunto dalla mozione presentata da Michele Bettarelli (Pd) per “azioni di sostegno all’eccellenza ceramica umbra, centro del sistema ceramico italiano” che è stata discussa in Aula e rinviata in Commissione (https://tinyurl.com/yd5gkj7g (link is external)).

Alla riunione, tra gli altri, hanno preso parte il sindaco di Deruta Michele Toniaccini, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, l’assessore di Città di Castello Riccardo Carletti, l’assessore di Umbertide Sara Pierucci, l’assessore di Gubbio Oderisi Nello Fiorucci, oltre a rappresentanti delle imprese artigiane. Dall’audizione è emerso che le città umbre che fanno parte della l’Associazione Nazionale Città della Ceramica sono Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto e Città di Castello, a cui si sta aggiungendo Umbertide. Inoltre gli interventi hanno sottolineato la necessità di sostenere e promuovere realtà come l’Associazione Nazionale Città della Ceramica e la Strada della Ceramica che valorizzano la storia, la tradizione, la cultura, l’arte e il tessuto artigiano dell’Umbria. Il supporto economico a queste realtà potrebbe far diventare la ceramica artistica fatta a mano un traino per il marketing territoriale e lo sviluppo dell’intera Regione. Più volte è emersa la necessità di creare una forte sinergia tra tutte le istituzioni per unirsi in un percorso di tutela del comparto artigianale della ceramica artistica che rende famosa l’Umbria. Un comparto identitario che abbraccia diversi ambiti, economico, culturale, turistico, e che è un’occasione di rilancio complessivo. Un settore in forte crisi da tempo, con aziende artigiane in grande difficoltà, per cui il Governo ha appena stanziato 2milioni di euro a livello nazionale che solo azioni congiunte e veloci possono intercettare e attrarne una parte in Umbria. 

Bettarelli ha sottolineato che la sua mozione “è a disposizione delle Commissioni per essere migliorata con l'obiettivo di sostenere le amministrazioni comunali e le imprese della ceramica, anche in un’ottica di rilancio turistico dell’intera regione. L’Umbria può essere la prima in Italia a fare operazioni di questa natura. È necessaria una visione d’insieme per impegnare la Regione a sostenere le città umbre che fanno parte della rete della ceramica artistica”.

Per Peppucci “è nostro compito dare sostegno ad un settore strategico colpito negli anni dal punto di vista economico e turistico, che l’emergenza coronavirus ha messo in ulteriore difficoltà. Ho chiesto di venire al museo regionale della ceramica per prendere coscienza di quello che c’è. Da qui usciamo con una maggiore consapevolezza dei problemi, come quello dell’importanza delle scuole per la cultura della ceramica”.

Al termine della riunione il presidente Mancini ha ricordato che “è stato creato un tavolo di lavoro con i consiglieri Bettarelli e Peppucci, i Sindaci e i rappresentanti delle professioni per arrivare ad un testo condiviso dalle Commissioni che verrà messo a disposizione della Giunta per aiutare la valorizzazione della ceramica umbra, adeguando norme e trovando le risorse opportune. È necessario infatti accogliere tutte le normative che finora sono state scritte ma che di fatto non sono operative, come quelle sulle botteghe storiche a cui manca il regolamento o quella sul maestro artigiano e le botteghe-scuola contenuta nel testo unico in materia di artigianato ma mai applicata. Questa deve diventare un'occasione di sintesi delle potenzialità del sistema ceramico dell’Umbria”.


 AVIS

80x190