111310279 2755805217989832 4795364413200302922 oL’Aula di Palazzo Cesaroni ha preso atto della relazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dall'attività di assistenza odontoiatrica, protesica e ortesica in Umbria negli anni 2017-2018. La presidente della Terza commissione, Eleonora Pace, ha spiegato che le previsioni della legge regionale ‘7/2008’, inclusa nel Testo unico in materia di sanità e sociale, non hanno avuto gli esiti sperati, quelli cioè di far avere a prezzi calmierati le prestazioni odontoiatriche anche ai meno abbienti. I servizi istituiti nel Sistema sanitario pubblico, hanno garantito i servizi che potevano garantire, e non c'è stato un interesse sufficiente da parte dei privati nel fornire prestazioni low cost.

(UNWEB) Perugia, - L’Aula di Palazzo Cesaroni ha preso atto della relazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dall'attività di assistenza odontoiatrica, protesica e ortesica in Umbria negli anni 2017-2018.
Illustrando il report, la presidente della Terza commissione, Eleonora Pace, ha spiegato che le previsioni della legge regionale ‘7/2008’, inclusa nel Testo unico in materia di sanità e sociale, non hanno avuto gli esiti sperati, quelli cioè di far avere a prezzi calmierati le prestazioni odontoiatriche anche ai meno abbienti. I servizi istituiti nel Sistema sanitario pubblico, hanno garantito i servizi che potevano garantire, e non c'è stato un interesse sufficiente da parte dei privati nel fornire prestazioni low cost.

Le legge ’7/2008’ si prefiggeva di contenere i costi delle prestazioni per gli utenti, realizzando un effettivo regime di libera scelta tra un servizio pubblico (integrato da strutture private accreditate con le Usl) e ambulatori privati. Il regolamento attuativo della legge ha previsto che le prestazioni potevano essere erogate a tutti, con diversi livelli di priorità per coloro che: rientravano nei Livelli essenziali di assistenza (Lea); avevano un Isee inferiore a 8mila euro, un Isee fino a 10mila euro aventi diritto all’esenzione totale, un con Isee inferiore a 10mila euro esenti per malattie croniche o invalidanti. Alle donne in gravidanza, per alcuni tipi di prestazione.

Per lo svolgimento del servizio di assistenza odontoiatrica la Giunta ha erogato alle Usl 300mila euro di contributi per attrezzare gabinetti odontoiatrici idonei. Entro il primo semestre di ogni anno la Giunta regionale dovrebbe presentare una relazione sull’attuazione della legge: ne sono state presentate tre, relative agli anni 2012-2017. Il mancato accreditamento di strutture private ha ridotto gli argomenti su cui la Giunta è tenuta a relazionare.
Nel 2018 risultavano attivati 6 distretti e 15 servizi nell’azienda Usl 1, 6 distretti e 35 servizi nell'azienda Usl2, 2 servizi nell’azienda ospedaliera di Perugia, nessun servizio nell’azienda ospedaliera di Terni. I tempi medi di attesa per le prestazioni, nel 2018, variavano dall’arco della giornata per le urgenze nella Usl2 ai 350 giorni per le ablazioni follow up (220 giorni per quelle pediatriche) all’ospedale di Perugia, dove i tempi di attesa sono aumentati tra il 2017 e il 2018. Nel 2018 sono state erogate 35mila 341 prestazioni nella Usl n.1, 6mila 882 nell’ospedale di Perugia, 38mila 646 nella Usl n.2. Le prestazioni Lea sono state il 56 percento nella Usl n.1, l’82 per cento nell’ospedale di Perugia, il 79 percento nella Usl n.2. Per aggiornare il testo della normativa e valutare complessivamente i risultati, la Giunta regionale ha deciso l’istituzione di una Commissione di esperti, coordinata dal dirigente del “Servizio programmazione socio sanitaria”.

Thomas De Luca (M5S): “Il lavoro svolto dal Comitato di controllo, poi confluito in Terza commissione, ha rilevato alcune criticità. È emersa la necessità di alcune tipologie di servizi che risultano non omogenei tra Asl e Aziende ospedaliere: alcuni sono presenti a Terni e non a Perugia oppuri solo in una Asl. Bisognerà andare oltre la clausola valutativa per affrontare la questione”.


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