BettarelliColetto(UNWEB) Nella sessione ‘Question time’ della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere Michele Bettarelli (Pd) ha chiesto all’assessore alla sanità, Luca Coletto di conoscere “l’iter autorizzativo e dei controlli utilizzati dalla Regione per l’accreditamento dei centri di diagnostica privati” e “quanti e quali sono i laboratori privati autorizzati attualmente e quante sono le domande in attesa di risposta”.

Nell’illustrazione dell’atto, Bettarelli ha ricordato che “a fine luglio la Regione ha emanato un avviso pubblico volto a raccogliere la manifestazione di interesse da parte dei centri di diagnostica privata per essere autorizzati all’espletamento dei tamponi oro/rino faringei alla popolazione. Tale coinvolgimento dei privati entra a tutti gli effetti nell’ambito del potenziamento della capacità di screening e tracciamento del sistema sanitario regionale. Il coinvolgimento dei centri di diagnostica privata rappresenta, oltre il potenziamento del sistema sanitario regionale, l’apertura di un mercato che poggia sulle preoccupazioni della popolazione a fronte di una ripresa della crescita della curva dei contagi da covid-19, i cui costi gravano sulle tasche dei nostri concittadini. Da notizie di stampa pare che in alcuni centri siano i direttori sanitari a prescrivere ai cittadini il tampone, facendo venir meno il ruolo del medico di medicina generale quale punto di verifica della necessità/opportunità, spostando il centro decisionale all’interno dell’azienda privata di diagnostica. Gli aspetti relativi alla procedura di accreditamento, ai controlli ed infine quelli relativi alla procedura di richiesta del tampone sono aspetti estremamente delicati in considerazione dell’importanza del ruolo svolto dai laboratori privati accreditati nella strategia anti pandemica. Il coinvolgimento dei privati, come già sostenuto in passato, può essere uno strumento utile al potenziamento del sistema sanitario regionale, ma ciò non può e non deve trasformarsi in un'opportunità di mercato. Pertanto il ruolo della Regione deve essere di controllore inflessibile e severo volto a garantire la funzionalità del sistema all’incremento della capacità di individuare prima possibile i contagiati, rintracciarne la catena di contagio, sanzionando ed escludendo chi non si attiene alle procedure stabilite”.

L’assessore Coletto ha risposto che “in questa fase è necessario incrementare il numero dei tamponi. La Regione ha dapprima esteso ai privati la possibilità di eseguirli, poi ha ampliato la possibilità di raccolta dei campioni con conservazione e trasporto presso il laboratorio autorizzato per il test molecolare. Necessari ricetta medica e consenso informato. Il laboratorio privato non interferisce con la sanità pubblica ma riferisce quotidianamente la situazione per l’inserimento dei dati nei sistemi informatici di biosorveglianza. Attualmente 5 laboratori privati sono autorizzati e ci sono 6 domande in attesa. In un caso l’autorizzazione è stata temporaneamente sospesa. Vi è la massima trasparenza e sorveglianza da parte della Regione”.

Il consigliere Bettarelli ha chiesto copia della relazione all’assessore, ritenendola “esaustiva”, anche se “qualche problemino è venuto fuori, come attesta la sospensione di un laboratorio. Messa una toppa da settembre, quando il tiro è stato aggiustato dopo una partenza troppo liberale. Il privato è utile ma deve essere gestito dal pubblico”


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