Bori 9(UNWEB) Perugia. L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha deciso all’unanimità di rinviare in Commissione la proposta di legge del consigliere Tommaso Bori (Capogruppo Pd) sulla riduzione delle indennità dei rappresentanti istituzionali della Regione Umbria. L’Aula ha accolto la proposta avanzata, al termine dell’illustrazione dell’atto, dallo stesso proponente.

“Metto a disposizione dell’Aula – ha spiegato Bori - questa proposta di modifica delle indennità dei consiglieri regionali, degli assessori, del presidente della Giunta e dell’Assemblea legislativa. Questa proposta non vuole essere populista o pauperista. Quanto accaduto con il referendum ci interroga come rappresentanti istituzionali e la risposta, anche da parte nostra, deve esserci. Non deve essere un atto di forza, ma un atto condiviso, depositato qualche mese fa. Non è andata in Commissione e quindi ne ho chiesto la discussione in Aula. Sono però disponibile a tornare a ragionarci insieme in Commissione. Il concetto alla base della legge è ‘contare di più e costare di meno’. Dobbiamo interrogarci sulla comunità e sui territori che governiamo. Nel 2020 in Umbria ci saranno, per la prima volta. Più pensioni che stipendi. Per la prima volta ci sarà un largo numero di giovani che non studiano e non cercano lavoro, mentre la disoccupazione giovanile, anche tra coloro che hanno studiato, cresce. Dobbiamo allora dare un segnale ad una regione sempre più ancorata al sud del Paese. Si potrebbe risparmiare oltre un milione di euro, un primo contributo per affrontare alcune delle principali criticità dell’Umbria. La Conferenza dei capigruppo mi ha chiesto di rinviare il testo in Commissione: se Lo spirito è quello di affrontare davvero il tema e trovare soluzioni io sono favorevole”.


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