123870268 2854642088106144 8906225171181030082 oNel corso della seduta della Terza commissione consiliare, dedicata oggi all’audizione del Garante dei Detenuti, il consigliere regionale del Partito democratico Tommaso Bori ha annunciato la presentazione di un’interrogazione sulla didattica a distanza presso gli Istituti penitenziari della Regione Umbria.

 

(UNWEB) Perugia - “Assicurare la didattica a distanza (Dad) anche negli istituti penitenziari umbri, per dare piena realizzazione alla finalità rieducativa della pena prevista dalla Costituzione”: è quanto ha chiesto, annunciando un’interrogazione sul tema, il capogruppo Pd in Regione Tommaso Bori nel corso della seduta della Terza commissione consiliare, riunita oggi per l’audizione del Garante dei Detenuti.

“La situazione delle carceri umbre – sottolinea Bori – merita maggiore attenzione, così come ho già avuto modo di ricordare in occasione della visita alla Casa circondariale di Capanne effettuata a Ferragosto scorso, ed è ancor più necessaria oggi a causa degli effetti di questa nuova emergenza sanitaria che sta alimentando ulteriori problematiche sanitarie e di sicurezza interna. Tenuto conto che tutte le iniziative di educazione, formazione e lavoro destinate alla popolazione carceraria, rese possibili attraverso l'accesso di operatori e docenti esterni sono state temporaneamente sospese, causa Covid, è fondamentale che sia almeno assicurata la didattica a distanza al fine di assicurare spazi di apprendimento e crescita culturale e sociale. A tal fine ho appena presentato una interrogazione alla Giunta Regionale per conoscere quali intendimenti si pensa di assumere date le gravi criticità che ad oggi rendono quasi impossibile un'effettiva attuazione della didattica a distanza presso gli Istituti penitenziari della Regione Umbria”.

“Già durante la prima fase dell’emergenza sanitaria – continua Bori - è emersa la difficoltà ad implementare la DAD a causa dell'insufficienza della strumentazione informatica (personal computer, tablet) da destinare alle attività di istruzione, dell'assenza di cablaggio nelle aule scolastiche presenti nelle carceri e della presenza di una rete di portata insufficiente a supportare le esigenze di traffico dati. Con l'attuale seconda ondata dell’emergenza sanitaria, che non sta risparmiando gli istituti penitenziari, in particolare la Casa circondariale di Terni, le lezioni in presenza sono state nuovamente interrotte e la DAD ancora non attivata. Peraltro, le criticità legate all’indice di contagio della Regione Umbria rendono ancor più necessario il proseguimento delle attività del nuovo anno scolastico e dei corsi universitari in modalità DAD. Ma per renderne possibile il prosieguo è dunque necessario risolvere nel più breve tempo possibile le attuali difficoltà, che non permettono una legittima ed adeguata risposta ai bisogni educativi degli studenti attualmente costretti in carcere”. 

“In questa fase molto critica - conclude -, che lascia immaginare un periodo abbastanza lungo in cui non sarà possibile una ripresa delle lezioni in presenza, è prioritario dunque definire un piano specifico per l’istruzione negli Istituti Penitenziari umbri, con l’inevitabile e preminente coinvolgimento delle Istanze Ufficiali di rappresentanza del territorio regionale”. R


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