136701994 2905587959678223 355289270486024850 nLa Seconda commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini (Lega) si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni per discutere le "Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale". Dopo l’audizione e le valutazioni degli uffici sull’atto, la Commissione ha affrontato il tema della ripartizione ai Comuni delle spettanti quote dei fondi derivanti dai canoni di sfruttamento delle acque per la produzione di energia elettrica. Sulla legittimità dell’atto approvato dalla Giunta di Palazzo Donini verranno effettuati degli approfondimenti.

 

(UNWEB) Perugia, Prosegue, in Seconda commissione, il percorso normativo della proposta di legge "Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale", che porta la firma dei consiglieri regionali della Lega Stefano Pastorelli, Daniele Carissimi, Paola Fioroni, Valerio Mancini, Daniele Nicchi ed Eugenio Rondini. Nella seduta odierna si è svolta una audizione con i rappresentanti della ‘Rete delle professioni tecniche dell’Umbria’ e l’analisi dei singoli articoli in abbinamento alle osservazioni predisposte dagli Uffici dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, che produrranno una modifica formale del testo. 

La proposta di legge mira a “superare il fenomeno che negli ultimi anni, anche per l'effetto dell'abolizione delle tariffe professionali, che consentivano la definizione dei compensi intesi come minimi inderogabili, ha caratterizzato le procedure di affidamento dei servizi e ha visto i committenti privati e molte Amministrazioni prevedere compensi non correttamente, spesso neanche minimamente, rapportati alla qualità e alla quantità delle prestazioni richieste, oltre che alle diverse responsabilità attribuite ai professionisti. Per soddisfare tale principio, nel caso di lavori pubblici, la proposta stabilisce che la Pubblica Amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, garantisca il principio dell'equo compenso alle prestazioni rese dai professionisti, utilizzando quale criterio base di riferimento per determinare il compenso i parametri del D.M. 17/06/2016, adeguatamente commisurati alle specifiche prestazioni professionali richieste, tenendo conto del costo delle singole categorie che compongono l'opera ed anche della complessità e specificità della prestazione fornita dal professionista”.

Su richiesta del consigliere Vincenzo Bianconi (vicepresidente della Commissione) si svolgerà una ulteriore audizione sul nuovo testo con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori.

Prima della chiusura della seduta, la Commissione ha affrontato l’argomento della ripartizione ai Comuni delle spettanti quote dei fondi derivanti dai canoni di sfruttamento delle acque per la produzione di energia elettrica. Secondo il consigliere Fabio Paparelli (Pd) “la Giunta regionale ha approvato un piano di ripartizione senza sottoporlo al parere obbligatorio della Seconda commissione. I fondi vengono assegnati anche al Comune di Terni e contabilizzati nel bilancio. Essi vanno così ad inserirsi nel dissesto finanziario di quell’ente e lo porterà a perdere anche per il 2020 (come nel 2019) i fondi derivanti dalla ripartizione di quelle quote. È un grave problema di carattere amministrativo e contabile”. Il presidente Mancini ha replicato di aver “sommariamente vagliato la questione, ravvisando in effetti una criticità nel percorso seguito” ed ha dato mandato agli Uffici dell’Assemblea di effettuare una verifica. La questione verrà affrontata come primo punto della prossima Commissione.


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