139065059 2909876329249386 3436190683007351196 nIl Comitato di controllo e di valutazione dell’Assemblea legislativa, presieduto da Thomas De Luca, ha approvato all’unanimità la Relazione riferita agli anni 2017-2018-2019 in adempimento alla clausola valutativa della Legge regionale “1/2015” (Testo unico Governo del territorio e materie correlate).

 

(UNWEB) Perugia,  – Il Comitato di controllo e di valutazione dell’Assemblea legislativa, presieduto da Thomas De Luca, ha approvato all’unanimità la Relazione riferita agli anni 2017-2018-2019 in adempimento alla clausola valutativa di cui all’art. 272 della Legge regionale numero ‘1/2015’ (Testo unico Governo del territorio e materie correlate), che stabilisce che “la Giunta regionale rende conto all'Assemblea legislativa dell'attuazione della legge e dei risultati nel perseguire l'assetto ottimale del territorio regionale, secondo i principi del contenimento del consumo di suolo, di riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana, valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali”.

La Relazione verrà inviata alla Seconda commissione consiliare, dove sarà illustrata dal consigliere Daniele Carissimi (Lega), membro del Comitato e anche della commissione medesima.

Dal documento emerge che il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) non ha ancora terminato il suo percorso di adozione. Il Servizio regionale competente, nell’ambito del nuovo Comitato Tecnico paritetico per la formazione del PPR, ha predisposto gli elaborati che costituiscono il Piano stesso, al fine di avviare la fase di preadozione prevista dall’articolo 13 del Testo Unico.

Il documento esaminato dal Comitato di controllo riporta le osservazioni dell’assessore Melasecche, il quale ha sottolineato diverse criticità riguardanti l’adozione del PPR, a cominciare dalla problematica inerente la fase delicata che vede l’economia regionale sostanzialmente bloccata, con il settore dell’edilizia che risulta uno dei più colpiti. L’Assessore ha sottolineato come l’approvazione del PPR potrebbe introdurre nuovi vincoli e nuove regole, obbligando i comuni ad adeguare i loro piani, nella contingenza della sfavorevole ripresa dell’economia regionale. L’Assessore ha pertanto suggerito il rinvio nella Seconda commissione per analizzare, approfondire e rivedere le norme del PPR in modo tale da poter portare avanti il percorso sino alla sua adozione, valorizzando gli aspetti positivi ed evitando gli aspetti di appesantimento ulteriore, che “potrebbero creare ulteriori criticità ad un settore come quello dell’edilizia, ad oggi già in grandissima difficoltà”.

Un paragrafo a parte viene dedicato alle problematiche legate al dissesto idrogeologico: la legge regionale non interviene direttamente in materia di prevenzione riguardante il dissesto idrogeologico ma, come previsto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio, sono state individuate una serie di proposte e interventi da inserire nel prossimo “Piano nazionale rilancio e resilienza”, per poter accedere all’utilizzo dei fondi speciali comunitari, avendo così la capacità di intervento sia su frane che su aree esondabili. In ipotesi anche la previsione di uno stanziamento economico per far fronte alle piccole emergenze di dissesto idrogeologico, che potrebbero rendersi necessarie ad intervenire in supporto ai piccoli comuni che autonomamente non possono rispondere anche ad emergenze di modesta entità ma pur sempre capaci di paralizzare fondamentali tratti della viabilità locale.

In conclusione, si ravvede la necessità di portare a conclusione l’iter di adozione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) avviando un percorso nella Commissione competente e si evidenzia la necessità di verificare le ricadute delle novità del quadro normativo nazionale (Decreto Rilancio e Decreto Semplificazioni) al fine di armonizzarlo con la normativa regionale.


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