Bori 9Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, denuncia che “all’ospedale di Perugia c’è una situazione critica dovuta all’emergenza sanitaria”. Per Bori “servono misure drastiche e urgenti o la situazione sarà a breve fuori controllo”.

 

(UNWEB) Perugia,   –“All’ospedale di Perugia c’è una situazione critica dovuta all’emergenza sanitaria. Servono misure drastiche e urgenti”. È quanto dichiara così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori.

“Voglio esprimere – sottolinea Bori - la massima gratitudine a tutto il personale sanitario della nostra regione, che ormai da quasi un anno, con sacrificio e abnegazione, lavora nella gestione dell’emergenza sanitaria, non sempre nelle condizioni migliori. Se il sistema sanitario umbro ha retto fino ad oggi, lo deve proprio a chi ha lavorato senza sosta, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza ferie da quasi un anno per contenere i disagi creati dalla mala organizzazione regionale”. 

“La sanità umbra – spiega Bori – è sempre stata un’eccellenza, riconosciuta a livello nazionale grazie ai livelli essenziali di assistenza raggiunti. Da oltre un anno però la Regione si è trincerata dietro attendismo e mancate decisioni, finendo in ritardo su molti fronti, dalle assunzioni di ulteriore personale alla riorganizzazione dei servizi. I contagi da settimane rimangono su livelli alti e preoccupanti, contemporaneamente aumentano i ricoveri. La saturazione negli ospedali è al di sopra della soglia di allerta, così come quello dei posti occupati in terapia intensiva e nei reparti Covid. Gli operatori sanitari parlano di una situazione ormai insostenibile, di sfiancamento del personale e di continue richieste di intervento e capacità di risposta sanitaria non sufficiente”. 

“Per l'azienda ospedaliera di Perugia – dice Bori -  preoccupano le notizie relative alla mancanza di protocolli omogenei, di percorsi separati e reparti puliti.  Destano in particolare modo molta preoccupazione i focolai scoppiati all’interno della struttura, riferiti a più varianti del virus, che rischiano di paralizzare ulteriormente un sistema sanitario arrivato ben oltre il limite delle sue possibilità, oltre che mettere in pericolo la salute e la sicurezza di pazienti e personale sanitario”.

“Servono – conclude Bori - interventi celeri e puntuali, anche attraverso un confronto e la partecipazione concreta con il mondo sanitario, del quale vanno ascoltati gli allarmi e le richieste di aiuto che da mesi giungono da chi, in prima linea, si trova a fronteggiare il virus. Serve una rapida inversione di rotta o la situazione sarà a breve fuori controllo. Per la sicurezza dei pazienti, del personale sanitario e di tutte e tutti gli umbri”.


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