classroom 2093743 1920Crop(UNWEB) In quasi tutte le scuole del Trasimeno gli alunni che hanno bisogno del sostegno e le loro famiglie non sono stati lasciati soli. Dopo che la Regione Umbria ha deciso di correre ai ripari dando “indicazioni cogenti” (da molti amministratori municipali ritenute uno scaricabarile) ai 31 Comuni umbri più colpiti dalla pandemia per contenere la diffusione del covid, molti sindaci hanno già emesso ordinanze con misure restrittive, tra cui quella di sospendere l’attività scolastica in presenza. Nell’area del Trasimeno, ha cominciato il comune di Magione, uno dei più colpiti della regione dal covid e, a stretto giro, hanno fatto le stessa scelta anche gli altri maggiori, da Castiglione a Città della Pieve, da Panicale a Passignano.

Le ordinanze dei primi cittadini, tranne che nel caso di Città della Pieve, si sono fatte carico di tutelare i diritti dei ragazzi che necessitano del sostegno scolastico, per i quali è stata confermata la possibilità di seguire le lezioni in presenza, come previsto dalle normative nazionali emanate dal governo nel 2020. Pertanto, gli alunni con disabilità potranno comunque proseguire le lezioni in classe, con grande sollievo delle loro famiglie. A Città della Pieve, però, questa precisazione è mancata e i dirigenti scolastici delle scuole del Comune hanno perciò chiuso le scuole per tutti, anche per gli alunni con sostegno. La decisione ha provocato diffuse proteste da parte dei genitori di quegli allievi e non è escluso che già nelle prossime ore la situazione possa cambiare.

Foto di Wokandapix da Pixabay


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