371543128 176494072066132 1539590794425397044 n(UNWEB)  Perugia. Il valore di una vittoria si misura con la forza dell’avversario. Almeno così si dice. E l’Italia, contro una Serbia sempre temibile, si è fatta trovare pronta. Serviva necessariamente alzare il livello di gioco per non rischiare brutte sorprese e gli uomini di Fefè De Giorgi lo hanno fatto. Il 3-0 finale, il terzo in altrettante partite disputate, è lo specchio fedele di quanto visto in campo, con i primi due set dominati in lungo e in largo ed il terzo più equilibrato. Il primo obbiettivo, quello del primo posto della pool A, è praticamente centrato: manca solo la matematica, da acquisire nelle ultime due partite da disputare ad Ancona contro Svizzera e Germania.
 

LE CIFRE – Serviva una prova un po’ diversa rispetto a quella di ieri e i miglioramenti sono risultati evidenti sin da subito. Partendo dal servizio, nettamente a favore dei padroni di casa (6 aces a 2). La ricezione, fondamentale “sotto accusa” contro l’Estonia, ha superato questa volta e bene la prova (61 vs 45%). Netta prevalenza anche in attacco (57 vs 40%) e a muro (10 vs 4). Mattatore assoluto della serata Daniele Lavia, 13 volte a segno con 1 ace, 2 muri e il 71% di efficacia offensiva.

 
IL MATCH – Nessuna modifica alla formazione iniziale per gli azzurri, che tuttavia soffrono in avvio il servizio avversario. Kujundzic fa subito ace (3-1), Peric non è preciso in attacco (3-3). Il numero 12 si rifà realizzando il 7-5. Occorre una reazione immediata e l’Italia mostra i suoi pezzi forti, la battuta (due gli ace di fila di Michieletto) ed il muro (Russo sempre presente). Morale della favola si passa sull’8-10. L’enfant prodige trentino trova il tocco del muro mentre Lavia va a segno dai nove metri per un allungo piuttosto importante (11-15). I serbi accusano il colpo e falliscono ancora con Atansijevic (13-18). I campioni innestano il turbo e per l’avversario inizia a diventare notte fonda: Michieletto si diverte a bombardare dai nove metri e Lavia non si fa pregare (14-24). Dieci palle set, sfrutta la seconda sempre Lavia con il mani out che porta l’Italia avanti.
 
Il largo punteggio del primo set galvanizza gli azzurri che ripartono alla grande nel successivo. Lavia e Giannelli fanno subito capire di non essere in vena di sconti (0-3), mentre Michieletto continua a far male al servizio (4-9). Sale in cattedra Galassi che stampa un muro su Atansijevic (6-13). Un rallentamento consente ai balcanici di rifarsi sotto (muro di Krsmanovic, 13-16); scatta puntuale il time out di De Giorgi, preludio di un finale in scioltezza. A chiudere un errore della Serbia per un netto 19-25.
 
Gli ospiti non vogliono uscire con le ossa rotte dal PalaBarton e cercano di spingere in avvio di terzo set con Peric (2-0), che al secondo tentativo si incarta e manda fuori (2-2). Prova a metterci l’orgoglio Kujundzic con il muro del 7-5, ma Romanò e Galassi, quest’ultimo a muro, rispondono a tono (7-7). La Serbia però non molla il colpo e allunga di nuovo con Peric (11-9). Time out Italia, dopo il quale Lavia trova il mani out del nuovo riaggancio (12-12). Questa volta gli azzurri tengono in ricezione e riescono a contrattaccare con Romanò, abile a trovare il muro avversario (13-15). Il giocatore di Piacenza però non trova il campo ed è di nuovo parità (17-17). L’attacco di Peric è largo e le distanze si ristabiliscono (17-19). Astuto il tocco di Michieletto per il 18-21, che di fatto indirizza la partita; muro di Lavia su Atansijevic e Romanò non si fa scappare l’occasione per sigillare il match. Finisce in trionfo e si guarda con fiducia ai prossimi impegni.
 
 
TABELLINO
 
SERBIA – ITALIA 0-3
Parziali: 15-25, 19-25, 21-25
SERBIA: Podrascanin 3, Todorovic, Kujundzic 5, Krsmanovic 9, Atanasijevic 9, Peric 5, Kapur (libero 12%), Ivovic 2, Batak. Non entrati: Kovacevic, Masulovic, Luburic, Krsteski, Nedeljkovic. All. Kolakovic
ITALIA: Michieletto 12, Russo 10, Romanò 11, Lavia 13, Galassi 7, Giannelli 6, Balaso (libero 30%), Scanferla (libero). Non entrati: Sbertoli, Bottolo, Rinaldi, Bovolenta, Sanguinetti, Mosca. All. De Giorgi
Durata set: 27′, 27′, 30′. Tot 1 h e 23 min
LE CIFRE
Serbia: battute sbagliate 10, vincenti 2, ricezione 45% (perfetta 21%), attacco 40%, muri 4 (3 Krsmanovic, 1 Ivovic), errori 4
Italia: bs 18, bv 6, ric 61% (perf. 30%), att 57%, mur 10 (2 Giannelli, 2 Galassi, 2 Lavia, 4 Russo), err 2
NOTE: spettatori 4752
 
Enrico Fanelli – Agenzia Stampa Italia