LogoLucchesePerugia 1(UNWEB) Lucca. Il punto è positivo, oltre che sostanzialmente giusto. Come pure l’atteggiamento e l’impegno dei grifoni. Per la prestazione, invece, c’è molto da rivedere, perché la rosa è al momento quella che è, con carenze tecniche e troppi ruoli scoperti. Per esempio, il Grifo non ha attaccanti.

Dopo la partenza last minute di Di Serio, Baldini ha dovuto schierare Cudrig, appena arrivato; Lisi, fuori ruolo come si sapeva; e Matos, evanescente e inconcludente, in continuità preoccupante con la stagione scorsa. Urge attaccante di ruolo, di peso e adatto al gioco di Baldini. E anche il centrocampo non ha rassicurato: Bartolomei ha giocato praticamente da solo, perché Iannoni ha girato a vuoto e Acella ha corso tanto, ma non sempre con costrutto, anche se nella ripresa ha fatto veder buone cose. Quanto al reparto arretrato, in attesa di Dell’Orco, qualche amnesia di troppo e la chiara lentezza della coppia centrale, hanno causato parecchi rischi al Grifo, graziato almeno quattro volte dagli attaccanti lucchesi. Bene Mezzoni, fisicamente prestante; non pervenuto in fase di spinta Bozzolan; meglio Cancellieri, subentrato nella ripresa, che conosce la categoria.

Insomma, nel cantiere del Perugia i molti apprendisti e i pochi mastri muratori esperti (Baldini ha sottolineato a più riprese che li aspetta) non hanno ancora strumenti sufficienti e organizzazione collaudata. E, allora, in definitiva, il punto preso a Lucca è positivo. Per il resto, solo l’appendice di mercato potrà cambiare le prospettive della stagioni da mediocri a interessanti. Ma solo se sarà, una volta tanto, generosa in qualità, robusta in quantità e azzeccata per caratteristiche degli uomini. Finite le incertezze sul campionato da disputare, finiscono anche gli alibi per la società, che non potrà più attendere e dovrà finalmente uscire dalla nebulosità operativa e comunicativa nella quale si è trincerata finora. E magari spiegare cosa avrebbe ostato a costruire già nelle settimane scorse una rosa per una serie C alta, semmai da ritoccare con qualche innesto di qualità per la B.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia