(UNWEB) Nel corso del workshop sull’Additive Maufacturing, svoltosi a Terni, nella sede di Confindustria, sono state presentate le competenze e le dinamiche attività che in questo strategico settore vengono portate avanti dai gruppi di ricerca di Metallurgia (Prof. Andrea Di Schino), Misure (Prof. Gianluca Rossi), Costruzioni di Macchine (PhD. Giulia Morettini) e Tecnologie Meccaniche (PhD. Michele Moretti) del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia.
Il loro lavoro rappresenta, infatti, una forte base scientifica e tecnologica per lo sviluppo della manifattura additiva (stampa 3D) in ambito aeronautico in particolare e, in generale, nella regione Umbria, in tutti i suoi settori produttivi industriali, artigianali e anche nel settore medico che ne possono trarre grandi benefici economici e occupazionali.
L’incontro, sul tema “Additive manufacturing in applicazioni aerospaziali” ha visto una notevole partecipazione di pubblico da aziende umbre del settore aerospace.
Su invito del Prof. Gianluca Rossi (Presidente Tucep) è poi intervenuta all’incontro una rappresentanza di GE Additive che ha illustrato le attività di quello che è ritenuto il più grande business al mondo in questo settore.
Impossibilitato a partecipare, all’ultimo momento, l’AD di GE Additive Italia Fausto Asvisio (col quale il Prof. Rossi organizza incontri e corsi in Umbria a Ingegneria e al Tucep dal 2014), è stato l’ Ing. Massimiliano Di Domenico (GE Additive sede di Monaco) a illustrare tutte le più importanti applicazioni sviluppate da GE, dal 2012 ad oggi, e le future linee di sviluppo; in particolare per la realizzazione in serie di componenti metallici dei nuovi motori aereonautici come iniettori delle camere di combustione, palette statoriche e rotoriche, scambiatori di calore.
L’Ing. Marco Paura ha poi spiegato le recenti attività di Numanova nella produzione, a Terni, di polveri metalliche per l’additive e l’Ing. Mariano Zarcone (della Fondazione Amaldi) le problematiche nella realizzazione di componenti in rame.