(UNWEB) Perugia. Si è tenuta questa mattina alla presenza del Sindaco Andrea Romizi la cerimonia ufficiale di posa della prima pietra -anche se i lavori sono già avviati- del nuovo Centro Civico di Ponte San Giovanni, che sorgerà in via Cestellini, nel piazzale adiacente la caserma dei Carabinieri, in un’area già di proprietà comunale.
La struttura ospiterà la sede URP e servizi sociali, la sede dei vigili urbani e gli uffici decentrati Tiberina sud, la Circoscrizione 4.0, la biblioteca comunale e un rimessaggio di mezzi e attrezzature. Sarà al centro del quartiere, vicina a tutti gli altri servizi pubblici –Poste, Asl, scuole, CVA, Carabinieri, stazione ferroviaria- e potrà godere della presenza di un ampio parcheggio nella attigua piazza del Mercato. La biblioteca potrà contenere circa 1300 volumi e una trentina di postazioni ai tavoli; vi saranno spazi per i bambini e una sala lettura per 58 posti, che, all’occorrenza, potrà ospitare incontri e riunioni della comunità, dal momento che avrà un accesso indipendente dagli uffici e sarà utilizzabile anche quando questi sono chiusi. Vi sarà anche un’attigua area verde a completare il decoro della piazza.
Il progetto definitivo del centro era stato approvato il 29 ottobre 2018, mentre quello esecutivo il 19 dicembre dello stesso anno. I lavori erano stati avviati nel corso del 2019 e termineranno entro novembre di quest’anno.
L’importo della spesa prevista è di 2,2 milioni di euro, finanziabile per la maggior parte con stanziamenti già previsti nel bilancio comunale e per il resto –718.000 euro- con la cessione di immobile.
Alla cerimonia di questa mattina, oltre al Sindaco, erano presenti gli assessori Numerini, Scoccia, Merli, i consiglieri Befani e Mattioni, i tecnici del Comune che hanno interamente progettato l’opera e ne stanno seguendo i lavori, i rappresentanti della ditta Tosco Edil e molti cittadini del quartiere.
“La struttura -ha sottolineato, tra l’altro, l’assessore Numerini aprendo l’incontro- risponde alla vocazione identitaria del quartiere di Ponte San Giovanni, che possiamo considerare una piccola municipalità, diventando un luogo di incontro per il quartiere stesso. Ma ci consente anche di risparmiare. Oggi, infatti, i servizi che poi confluiranno qui, sono dislocati in varie zone, in locali in affitto, con un costo per l’amministrazione che è di circa 150mila euro.”
Sulla forte impronta innovativa e simbolica che l’amministrazione ha voluto dare al nuovo centro civico è intervenuto l’arch. Barcaccia, che ha spiegato come, nella progettazione “si sia puntato su un edificio “amichevole”, fruibile e facilmente accessibile, che rispondesse alle varie esigenze della comunità locale. Siamo anche partiti dall’idea -ha aggiunto- che la casa dei cittadini deve essere più trasparente possibile e per questo sono stati utilizzati vetri e metallo semiriflettente, materiali moderni, in linea coi tempi, ma anche in grado di richiamare ad una ritrovata naturalità per Ponte San Giovanni.”
Per i consiglieri Befani e Mattioni l’opera è la testimonianza tangibile dell’attenzione che l’amministrazione comunale ha per il quartiere. “Oggi è un giorno importante per Ponte San Giovanni -ha detto Befani- perché segna formalmente l’avvio di un progetto bello e partecipato, che punta a ricreare la piazza della città in questa zona, dove già si trovano la parrocchia, la caserma dei carabinieri e ora anche la casa comunale.” “É la prova evidente -ha aggiunto Mattioni- che questa amministrazione, con pazienza e con un occhio attento ai conti, lavora concretamente e mette a segno ciò che serve.”
Infine, le conclusioni sono state riservate al Sindaco Romizi che ha tenuto a ricordare la situazione di sofferenza dei conti comunali di cinque anni fa, “una situazione -ha detto- che abbiamo affrontato con l’approccio delle formichine, verificando ogni euro speso, fino ad ottenere un risparmio di 23 milioni di euro. In quest’ottica -ha proseguito- abbiamo ritoccato anche gli affitti, scendendo da una spesa di 3 milioni di euro a circa 500mila. La nostra logica, però, non è stata quella dell’arretramento, ma dell’efficientamento. Oggi, credo che quest’opera possa essere considerata il riconoscimento della dignità e dell’importanza di Ponte San Giovanni, con una riqualificazione che non si fermerà qui, perché è nostra intenzione “ricucire” vari luoghi del quartiere, per esempio attraverso quanto previsto nel Pums anche in termini di viabilità ciclopedonale.” Il primo cittadino ha, quindi, concluso il suo intervento ringraziando le associazioni del territorio, le forze dell’ordine, gli uffici. A benedire l’opera, al termine, è stato don Antonio Sabatini, parroco della vicina chiesa di San Bartolomeo.