La vicenda va trattata a livello regionale per assicurare omogeneità
(UNWEB) Perugia, Con riferimento agli articoli di recente pubblicati a mezzo stampa, di cui l'ultimo apparso sul Corriere dell'Umbria lo scorso 2 marzo, con i quali sono state diffuse notizie relative ad asseriti accordi sul cambio camice che sarebbero stati stipulati in nome e per conto dell'Azienda Usl Umbria 1 con USAE - Unione Sindacati Autonomi Europei, a titolo di definitivo chiarimento e contestuale smentita delle suddette notizie, la direzione aziendale della Usl Umbria 1 comunica quanto segue.
La Usl Umbria 1, in quanto destinataria di istanza di tentativo di conciliazione in sede sindacale, pervenuta da parte della Confederazione Usae in data 20/11/2019, ha doverosamente preso visione ed esaminato i contenuti e le motivazioni addotte a fondamento dell'istanza, nel proprio regolare assolvimento agli adempimenti che vengono espletati a fronte di tali procedure conciliative.
Nel corso della disamina della suddetta istanza di conciliazione, avente ad oggetto una richiesta relativa ad un riconoscimento economico connesso ai tempi di vestizione e svestizione, l'Azienda, come di consueto, per il tramite dei propri competenti Uffici, ha posto in essere accurata istruttoria, che non è stata conclusa e che non ha prodotto alcun accordo.
La suddetta istruttoria è stata attivata non diversamente da quelle già poste in essere a fronte delle numerose diffide pervenute nel tempo alla Usl Umbria 1 sulla stessa tematica.
A dimostrazione oggettiva del fatto che non si è concluso alcun accordo, né sarebbe stato possibile, allo stato degli atti, assumere alcuna determinazione formale e definitiva in merito, vi è il fatto che la Usl Umbria 1 ritiene, vista l'importanza e la complessità dell'argomento per il SSR nel suo complesso, che sia necessario trattare la materia uniformemente a livello regionale come peraltro richiesto con specifica nota del 19/12/2019.