(UNWEB) Perugia. Si sono svolte questa mattina le tradizionali celebrazioni per la ricorrenza del XX Giugno, aperte dalla cerimonia di deposizione delle corone d’alloro, prima presso il Monumento ai caduti del XX Giugno 1859, quindi nei pressi del Poligono di Tiro, in Borgo XX Giugno, a ricordo dei partigiani fucilati in quel luogo dai nazisti nel 1944.
Le cerimonie si sono tenute nel rispetto delle norme anti covid, che limitano gli assembramenti; tuttavia, insieme al Sindaco Romizi non hanno voluto mancare all’appuntamento, cittadini, consiglieri comunali e regionali, rappresentanti della Giunta comunale, nonché delle diverse associazioni combattentistiche e d’arme, del Comitato per le celbrazioni del XX Giugno e i Vigili del Fuoco.
Sono stati proprio questi ultimi ad accendere il fuoco sulla sommità del monumento del XX Giugno, dando il via alla cerimonia. E’ stato poi il Primo cittadino a deporre la corona d’alloro ai piedi del monumento, trattenendovisi per qualche momento.
La delegazione si è, quindi, spostata, all’ingresso del poligono di tiro per la deposizione della corona d’alloro in ricordo dei partigiani fucilati in quel luogo dai nazisti nel 1944.
Le autorità si sono recate presso il Civico Cimitero per la cerimonia di deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti nonché in Piazza Braccio Fortebracci per l’ulteriore deposizione di una corona di alloro alla lapide in memoria delle vittime di tutti i genocidi.
IL MESSAGGIO DEL SINDACO - Il sindaco non ha tenuto il consueto discorso in Borgo XX Giugno, ma ha voluto comunque ricordare il particolare significato della ricorrenza odierna in occasione della cerimonia dell’Albo d’Oro alla sala dei Notari. Ha sottolineato come “Oggi, in maniera sobria – per necessità – ma con la passione di sempre, celebriamo la festa grande, la data simbolo e spartiacque della nostra storia cittadina: il XX Giugno 1859. Oggi, dopo mesi di dolorosa chiusura e di necessarie limitazioni dovute alla pandemia, costretti a celebrare senza scuole e senza i cori festosi dei bambini, capiamo ancora di più il senso di quel desiderio, di quell’anelito di libertà. Dopo quell’evento del XX Giugno 1859, Perugia guadagnò una nuova, significativa notorietà, i perugini divennero noti per coraggio e volontà. Un filo, sottile ma robusto, lega poi il XX Giugno 1859 al 20 giugno 1944: un filo ideale di libertà e uguaglianza, due date lontane nel tempo ma unite da un significato politico. Oggi -ha proseguito il Primo cittadino- celebriamo anche l’altro 20 Giugno, la liberazione, l’ingresso in città delle truppe Alleate, il ritorno alla democrazia. Il XX Giugno 1859 e il 20 Giugno 1944 si saldano e parlano ancora a ciascuno di noi, -sono ancora le parole del Sindaco- a chi ha responsabilità amministrative e a ogni perugino: ci ricordano il senso e l’importanza del coraggio, dell’impegno civile e del sogno più grande in ogni epoca e sotto ogni cielo: la libertà. Una libertà che soprattutto oggi, in questa delicata fase post Covid, dobbiamo comprendere, onorare e difendere con comportamenti virtuosi. Ognuno di noi continui –ha concluso- a fare la propria parte con responsabilità e generosità, adoperandosi per la ripresa di una vita serena e con un’attenzione particolare alle persone sofferenti, a cui va tutta la nostra vicinanza. ”
L’ALBO D’ORO DELLA CITTÀ - Le celebrazioni per il XX giugno sono proseguite alla Sala dei Notari con la cerimonia di iscrizione all’Albo d’Oro della Città di Perugia dell’Azienda ospedaliera di Perugia, del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, della A.S.L. UMBRIA 1 – Distretto del Perugino, delle Professioni Sanitarie impegnate a fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19, per il tramite degli ordini professionali di appartenenza, e dell’Avis comunale di Perugia. Presenti alla cerimonia anche la presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei, il Prefetto Claudio Sgaraglia, il Vescovo ausiliario di Perugia, Mons. Marco Salvi, le autorità militari.
“Ogni anno, l’iscrizione all’Albo d’oro riveste per la Città di Perugia un momento emozionante e di grande rilievo. –ha detto il Sindaco Romizi, introducendo la cerimonia- Ma mai come in questo 2020 mi sento, nel profondo, commosso e onorato nel vedere iscrivere all’Albo d’oro chi ha dimostrato totale dedizione nel combattere la terribile pandemia che ci ha colpito, con un profondo senso di riconoscenza nei confronti di uomini e donne che hanno affrontato il Covid-19 senza risparmiarsi, lottando per salvare le nostre vite, per rassicurarci, per garantirci dei servizi essenziali, per far sentire il calore umano a chi, nella propria solitudine, lontano dagli affetti, lottava per sopravvivere.”
LE MOTIVAZIONI – Per l’Azienda Ospedaliera di Perugia la motivazione dell’iscrizione recita: “Nell’emergenza pandemica che ci ha colpiti così duramente, l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha dato conferma di costituire un Polo sanitario di alta specialità e un’eccellenza, sia in ambito regionale che nazionale. La straordinaria capacità organizzativa e l’instancabile lavoro di tutti gli operatori della struttura, hanno garantito sostegno, assistenza e presenza costanti alla nostra comunità che ha potuto apprezzarne, ogni giorno, il valore professionale ed umano.”
L’Amministrazione Comunale, con l’iscrizione all’Albo d’Oro dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, intende esprime il proprio sentito riconoscimento e quello della cittadinanza tutta, alla Struttura ed a tutte le categorie dei suoi operatori e lavoratori che, ad ogni livello e in ogni ambito, hanno saputo e voluto dare il proprio prezioso contributo, anche in condizioni di estrema difficoltà, anteponendo sempre e comunque il bene della collettività a quello personale.
A ritirare l’onorificenza è stato il Commissario straordinario Antonio Onnis, che nel suo ringraziamento ha tenuto a sottolineare i valori professionali ed etici che sono emersi nel corso dell’emergenza, “che –ha detto- auspico possano essere la base per costruire un futuro migliore.”
Quindi, nell’iscrivere all’Albo d’Oro della città il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia si è tenuto a sottolineare che “l’appena istituito Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, nato in questi mesi dalla fusione dei dipartimenti di Medicina, di Medicina Sperimentale e di Scienze Chirurgiche e Biomediche, ha visto molti dei propri colleghi medici e del personale universitario, impegnati in prima linea nella lotta contro la diffusione del Covid-19, mettendo a disposizione della collettività, competenze e sinergie straordinarie, sia nel campo della ricerca avanzata, che in ambito terapeutico. Al Dipartimento di Medicina e Chirugia, punto di riferimento di eccellenza per la didattica ed al contributo che saprà sicuramente dare alla crescita dei saperi nelle scienze cliniche, precliniche e chirurgiche, il riconoscimento della nostra Città.”
Nel ritirare il riconoscimento, il Magnifico Rettore Oliviero ha ricordato lo storico legame tra la città e la sua università, sottolineando la volontà e l’impegno a renderlo ancora più forte.
“Nella complessa gestione della grave emergenza sanitaria da Covid-19, -si legge, invece, nella motivazione dell’iscrizione all’Albo d’oro della A.S.L. UMBRIA 1 – Distretto del Perugino- il Distretto del Perugino dell’Azienda Sanitaria Locale Umbria 1 ha dato da subito il proprio importante contributo garantendo la continuità di importanti servizi essenziali in ambito diagnostico, terapeutico ed assistenziale. Implementando la propria attività e adeguandola allo stato emergenziale, ha messo in campo risorse umane e professionali che hanno efficacemente contrastato il Coronavisrus e le sue conseguenze.
L’Amministrazione Comunale, nell’iscrivere all’Albo d’Oro il Distretto del Perugino dell’Azienda Sanitaria Locale Umbria 1, intende estendere il riconoscimento a tutte le professionalità che vi lavorano e vi collaborano, ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta che sono stati fra i più esposti al contagio di un nemico invisibile e subdolo.”
A ritirare l’onorificenza è stata la direttrice Barbara Blasi, che ha tenuto a ringraziare tutti gli operatori, che nell’emergenza hanno –con impegno e professionalità- continuato a garantire la continuità delle cure e il supporto ai malati e alle loro famiglie.
La Città di Perugia esprime la sua profonda gratitudine anche a tutte le Professioni Sanitarie impegnate a fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19, per il tramite degli ordini professionali di appartenenza, in particolare, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, la Federazione Nazionale della Professione ostetrica (FNOPO), la Federazione Nazionale Ordini dei TSRM e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, l’ordine degli Psicologi dell’Umbria, la Federazione Nazionale Ordini Farmacisti Italiani, l’Ordine dei Medici Veterinari, l’Ordine nazionale dei Biologi Delegazione territoriale Toscana e Umbria e l’Associazione Biologi Umbria (ABIU). “L’Amministrazione Comunale –si legge nella motivazione- vuole significare il proprio sentito riconoscimento e quello dell’intera cittadinanza, a tutte le Professioni Sanitarie che, indistintamente, con pari abnegazione e spirito di sacrificio, hanno profuso professionalità ed impegno a difesa della salute pubblica.”
Filiberto Orlacchio, presidente dell’Ordine dei Farmacisti ha ritirato la pergamena, sottolineando il grande lavoro fatto insieme da tutte le professioni sanitarie e invitando a proseguire su questa strada. Presenti anche i rappresentanti di tutti gli altri ordini insigniti.
Infine, nell’iscrivere l’AVIS comunale di Perugia all’Albo d’oro della città, si è voluto sottolineare come “durante l’emergenza pandemica dovuta al Covid-19, Avis, con la sua attività sempre costante e attenta, abbia saputo dare una pronta e valida risposta alle necessità contingenti adoperandosi, al fianco delle strutture sanitarie istituzionali, nella difficile gestione delle donazioni, che non sono mai mancate. Il presente riconoscimento all'AVIS Comunale di Perugia vuole premiare il lavoro, la dedizione e la passione profusi dall'associazione, dai suoi organi sociali e da tutti i volontari in cinquantaquattro anni di attività in favore della nostra Città. Riconoscimento che costituisce anche un ringraziamento particolare rivolto a coloro che con notevole impegno sono riusciti a portare quest’anno a Perugia l’Assemblea Nazionale Generale di AVIS, importante evento, motivo di orgoglio e prestigio per la nostra comunità.”
A ritirare la pergamena è stato il presidente Fabrizio Rasimelli che ha voluto idealmente condividere il riconoscimento con tutti i 22.700 volontari che, in questi anni, hanno garantito salute alle oltre 500mila persone curate grazie alla loro donazione.
A conclusione della cerimonia, il sindaco ha ricordato ancora il significato del XX Giugno, in particolare il richiamo all’unità e alla libertà che simboleggia, invitando tutte le istituzioni a un’azione corale, dimostrata già durante l’emergenza, per essere più forti e costruire concrete prospettive per il futuro.
Intanto, nella serata di venerdì 19 giugno, è stata inaugurata, alla presenza dell’assessore Gabriele Giottoli, la prima parte dei lavori di illuminazione del monumento del XX Giugno, realizzata con la collaborazione finanziaria del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili dell’Umbria, Grande Oriente d’Italia.