(UNWEB) Siamo su scherzi a parte? No, purtroppo è tutto vero. Le nomine della SASE sono state rinviate a causa del mancato raggiungimento delle previste quote rosa. Ma chi ha proposto la nuova composizione del CdA non conosceva lo statuto? Oppure, semplicemente, si è voluto guadagnare tempo? Magari per aspettare la decisione in merito alla scuola di volo? Disarmante improvvisazione o lucida tattica?
Tra supposizioni, ipotesi e sospetti resta l'inspiegabile ritardo. Tanti punti di domanda, ma una cosa è certa: quello che oggi è accaduto è il segno dei tempi e di una deriva della politica sempre più lontana dalle reali esigenze della regione e sempre più distante dalla gente.Il grande Totò avrebbe detto: "Poi dicono che uno si butta a sinistra...". Le votazioni del 27 ottobre 2019 sono alle spalle, ma il cambiamento tanto agognato dalla maggioranza degli elettori umbri stenta ancora a manifestarsi. Il primo banco di prova per la nuova Giunta era rappresentato proprio dalle nomine di aziende pubbliche e partecipate, tra cui spiccano per importanza quelle della Sanità, Gepafin, Sviluppumbria e proprio SASE, società che gestisce lo scalo di Sant'Egidio. Mentre per le prime tre le scelte sono state effettuate, per l'ultima niente di nuovo. Nulla è cambiato. Il precedente esecutivo di centrosinistra aveva rinviato le nomine di un anno, scatenando feroci critiche da parte dell'allora assessore del Comune di Perugia Michele Fioroni, che chiedeva un radicale cambiamento in seno alla dirigenza della società. Ora, però, anche la giunta a guida centrodestra, di cui lo stesso Fioroni fa parte, tergiversa. Si rimanda. Sembra ci si dimentichi che la gestione di SASE è strategica per rilanciare definitivamente l'Aeroporto Internazionale dell'Umbria di Perugia "San Francesco d'Assisi".
Tutte le parti sembrano non tenere nella giusta considerazione l'importante studio di Agenzia Umbria Ricerche, che indica proprio nell'aeroporto perugino e nelle ferrovie regionali due grandi opportunità; strutture fondamentali per il rilancio economico post-Covid dell'Umbria. Alla luce di questi rilievi, gli umbri si chiedono: si punterà sull'aeroporto? C'è un progetto per farlo decollare? Come risolvere le varie criticità segnalate dai sindacati nella gestione dello scalo? Come verranno valutati i risultati raggiunti dalla precedente dirigenza di SASE? Ci sarà una netta discontinuità con il precedente CdA?
Inoltre, sulla scuola di volo: c'è davvero bisogno che questa venga collocata proprio in questo aeroporto? Perché non prevedere una sua capillarizzazione in parti diverse del territorio? Nuoce al traffico aereo? Chi spinge per la sua realizzazione? Ci sono le autorizzazioni Enac e le garanzie economiche per realizzarla? È compatibile con la tutela dell'ambiente che lo circonda? Non si rischia una massiccia cementificazione della zona? La struttura porterà beneficio all'Umbria e agli umbri, oppure sarà anzitutto un modo per garantire profitti ai "soliti noti"? I comuni direttamente interessati, cioè Perugia e Assisi, cosa ne pensano?
Tante le questioni spinose sul tavolo delle varie istituzioni e pochissime, per il momento, le certezze. Nodi che la nuova giunta regionale dovrà sciogliere prima possibile, pena l'assottigliamento progressivo del consenso politico conquistato dal centrodestra, per la verità già in calo, sondaggi alla mano, rispetto al voto del 27 ottobre 2019.
Gli sviluppi relativi alle nomine in SASE e alla scuola di volo dovranno essere tenuti sotto costante osservazione sia dalle autorità competenti sia dall'opinione pubblica per responsabilizzare e spingere tutte le parti in campo a trovare le soluzioni più adeguate nella direzione dello sviluppo sociale ed economico dell'Umbria. Tuttavia, il rinvio della nomina del CdA a causa della mancanza delle quote rosa, oltre ad essere un clamoroso buco nell'acqua, fa perdere credibilità agli attori in gioco. Genera effetti collaterali negativi ed alimenta dubbi, contrapposizioni, contraccolpi politici, disorientamento e sconcerto. Gli umbri prendono atto, registrano, memorizzano e non dimenticano. A chi giova questa particolare situazione di stallo alla Sase? Ogni pazienza ha un limite o, per dirla col grande Totò: " Poi dicono che uno si butta a destra..." ed infine avrebbe aggiunto: " Visti i Non sai dovi ti devi buttare... Ra(g)gioniere si informi che gni limite ha una pazienza".
Quindi i protagonisti di questa 'sceneggiata in salsa umbra' sono civilmente invitati a fare bene e a farlo subito. Gli umbri lo richiedono. Gli umbri si sono espressi chiaramente e dopo le elezioni regionali lo pretendono
Redazione Umbria Notizie Web