(ASI) I dati della regione
Sono 729 i nuovi casi di positivi al corona virus in Umbria di oggi, 30 ottobre (ieri erano stati 694) . L’aggiornamento dei dati è stato riportato dal Dashboard della Regione sull’andamento del covid poco dopo mezzogiorno. Gli attuali positivi salgono così a 6.171 (+ 11%, di cui 375 provenienti da fuori regione, +21 oggi) mentre i positivi dall’inizio dell’epidemia sono saliti a 9.696 (474 di fuori regione, + 25 oggi) di cui 3.404 guariti (oggi +132). I decessi odierni sono 2, il totale delle vittime da inizio pandemia sale così a 121 (5 di fuori regione).
I cittadini messi in isolamento contumaciale oggi sono 594 (totale 5.869); mentre i ricoverati in reparti covid che non necessitano di trattamento intensivo aumentano oggi di una unità e portano il totale a 302. Anche i ricoveri in terapia intensiva aumentano di uno, portando il totale a 42, di cui 19 (+1 oggi) a Perugia su un totale di 99 ricoveri. Negli altri ospedali i ricoverati in intensiva restano oggi invariati: 16 a Terni su 79 ricoveri totali (-2 oggi), 7 a Città di Castello su 36 (=), nessuno a Foligno (32, -1) , a Orvieto (0, 0), a Spoleto su 17 (+3 oggi) e Pantalla 39, 0.
Gli scenari secondo Brusaferro, presidente dell’ISS
Intanto, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel presentare il monitoraggio settimanale sull’andamento del covid, ha invitato le regioni ad adottare tempestivamente misure rigorose per fronteggiare il dilagare della pandemia. Secondo Brusaferrro, 11 Regioni sono a rischio elevato di trasmissione non controllata del virus: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D’Aosta, Puglia, Sicilia, Toscana e provincia di Bolzano. Di queste, Calabria, Lombardia, Piemonte e la provincia di Bolzano sono nello scenario 4, quello che delinea il rischio di tenuta del servizio sanitario nel breve periodo. Altre otto regioni, invece sono a rischio medio, ma con elevata possibilità di passare a rischio alto a novembre. Tra queste l’Umbria, insieme a Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania, Molise, e provincia di Trento. Il solo Molise, al momento, è fuori dagli scenari peggiori. Questa settimana, per la prima volta è stato segnalato in alcune zone del Paese lo sfondamento della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un'alta probabilità che 15 regioni e province autonome possano superare le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel prossimo mese. A fronte di questo scenario assai critico, Brusaferro ha indicato come obiettivo quello di abbassare la curva dei contagi per poi riportare sotto completo controllo il tracciamento.
Daniele Orlandi-Agenzia Stampa Italia