La pandemia non ferma il 25 novembre: dai sacchetti con i numeri dei Centri Antiviolenza alle scarpette rosse
Piazza San Giovanni diventerà rossa per una sera. Entro la fine dell’anno un Centro attivo in città
(UNWEB) GUBBIO Nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite designava il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: l’emergenza Covid di quest’anno non cancella la volontà dell’amministrazione e della Commissione Pari Opportunità di Gubbio di stimolare una riflessione ampia su una tematica che riguarda tutti, donne e uomini.
L’ultima indagine Istat riporta dati come sempre allarmanti: nel nostro Paese il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita violenza fisica o sessuale. Dallo scoppio della pandemia i dati e le relazioni emergenti da chi opera in prima linea hanno dimostrato che tutti i tipi di violenza contro le donne, in particolare quella domestica, si sono intensificati. L’Onu parla di una “pandemia ombra”, che va di pari passo con la crescita dei contagi e che sta mettendo a dura prova i servizi sanitari, i servizi di accoglienza e l’operatività degli stessi numeri di emergenza, che hanno visto quintuplicarsi le chiamate. Proprio per questo due settimane fa è stata approvata dall’amministrazione comunale una delibera che stabilisce la nascita di un Centro Antiviolenza nella nostra città, che verrà inaugurato entro la fine dell’anno.
La violenza di genere affonda le sue radici in un substrato culturale che ha per molti anni posto la donna in una condizione di svantaggio: è violenza anche la mancanza di riconoscimento del lavoro svolto, la negazione di pari opportunità, la discriminazione nell’accesso all’istruzione o alla partecipazione alla vita politica. Fondamentali dunque, in questo senso, sono tutte le iniziative culturali di prevenzione e sensibilizzazione. La Commissione Pari Opportunità, malgrado le difficoltà del momento, ha comunque voluto mandare il suo messaggio direttamente nelle case degli eugubini, distribuendo gratuitamente a vari esercizi commerciali sacchetti di carta a uso alimentare con il riferimento telefonico del Centro Antiviolenza territoriale, un gesto semplice ma capace di stimolare una riflessione. Per l’iniziativa la Commissione ringrazia Cna, Confesercenti, Confcommercio, Giancarlo Fiorucci per la grafica e la consigliera di parità Cinzia Pierini per la realizzazione del disegno. Tante le iniziative che erano programmate e che purtroppo sono state cancellate: gli eventi in programma saranno però soltanto posticipati, e coinvolgeranno tra gli altri il Consultorio familiare, la Biblioteca Sperelliana, il cinema Astra, le associazioni La Città delle Donne, La Medusa, Leukos, Inner Wheel, Malaumbra teatro, Carmela De Marte e Riccardo Ruspi.
Il Comune di Gubbio ha inoltre aderito all’iniziativa promossa dal Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, ossia quello di illuminare, al tramonto, un edificio o uno spazio simbolico. Piazza San Giovanni diventerà, per una sera, tutta rossa: un gesto simbolico ma significativo, a testimonianza di un impegno congiunto contro la violenza di genere.
Anche l’AiCC, associazione italiana città della ceramica, con alcuni ceramisti eugubini, ha voluto dare il suo contributo a questa giornata, realizzando oggetti particolarmente amati dalle donne, nonché fortemente rappresentativi del loro mondo. Da Oristano a Caltagirone fino a Savona passando da Gubbio e da molte altre città, la realizzazione da parte dei ceramisti di scarpette rosse d’artigianato artistico, quest’anno in cui la vita sembra essere sospesa, ripiegata in una dimensione esclusivamente privata e domiciliare, e per questo in grado di rendere ancora più acuti e sommersi gli abusi e le violenze, assume il valore di un atto civico contro l’orrore, ancor prima che artistico.