(UNWEB) Coldiretti Perugia e Terranostra Umbria, hanno inviato una lettera all'Assessore al Turismo del Comune di Perugia, Fabrizio Croce, per esprimere la propria netta contrarietà all'aumento dell'imposta di soggiorno e per denunciare la mancata convocazione negli incontri sul tema. Contestato innanzitutto il metodo adottato, che non ha coinvolto rappresentanti di un segmento turistico fondamentale per il territorio: una mancanza che non ha permesso di garantire l'apporto dovuto illustrando le singole motivazioni sulla questione.
Nel merito, Coldiretti Perugia e Terranostra Umbria, esprimono una ferma opposizione sia all'aumento dell'imposta, che al perdurare dell'assimilazione pratica tra strutture alberghiere e agriturismi, ritenuta inadeguata e penalizzante per un settore con caratteristiche profondamente diverse.
"La distinzione tra 'stelle' e 'girasoli' - spiega Elena Tortoioli Presidente Terranostra Umbria, l'associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica - è puramente formale e non tiene conto delle differenze strutturali, organizzative ed economiche tra alberghi e agriturismi. Ulteriore motivo di criticità - aggiunge Tortoioli - è rappresentata dalla mancanza di garanzie circa la volontà di ridurre il periodo massimo di applicazione dell'imposta da sette a cinque giorni, indicata dall'Amministrazione solo come una possibilità futura e non come un impegno attuale. C'è preoccupazione inoltre - precisa Tortoioli - per il rifiuto di introdurre una fase transitoria per le prenotazioni già effettuate, decisione che rischia di mettere in difficoltà gli operatori, costretti a comunicare agli ospiti aumenti imprevisti a soggiorni già confermati. Una scelta che, non solo crea disagi operativi, ma rischia di avere ripercussioni negative sull'attrattività turistica del territorio, scoraggiando le presenze".
"In più l'imposta di soggiorno - ricorda Anna Chiacchierini Presidente Coldiretti Perugia - è una tassa di scopo, che dovrebbe essere destinata in modo chiaro e diretto al sostegno del turismo e dello sviluppo territoriale, anche delle aree più esterne e lontane dai servizi principali. L'auspicio - prosegue Chiacchierini - è quello di un'apertura di un confronto costruttivo, come fatto in passato, con l'Amministrazione Comunale, nella convinzione che le scelte che incidono sul turismo debbano essere maggiormente condivise con chi quotidianamente opera sul territorio. Torniamo a chiedere quindi a gran voce, l'apertura di un tavolo permanente anche per decidere una destinazione condivisa dei proventi derivanti dall'imposta. Quella dell'imposta di soggiorno comunque - conclude Chiacchierini - è sicuramente una 'partita' che dovrà coinvolgere, nel prossimo futuro, in maniera sempre più omogenea tutti i Comuni umbri, armonizzando il più possibile azioni e regolamenti che vengono messi in campo, ad ora, ancora in maniera poco organica".


