(UNWEB) - Perugia, – Se, a Natale 2019, facendoci gli auguri, mai avremmo potuto pensare di andare incontro a un anno così difficile e tormentato come quello che ci lasciamo alle spalle, gli auguri di quest'anno, proprio perché segnati così tanto in profondità anche dal dolore, contengono inevitabilmente una speranza in più rispetto all'ordinario della festa e alla consuetudine, spesso un po' formale, dei festeggiamenti ai quali eravamo abituati.
Per la Provincia di Perugia, mi sento di dire, questa premessa si traduce nel fatto che tutti abbiamo sviluppato - istituzione e cittadini di questa parte dell'Umbria - uno speciale senso di attaccamento alle nostre radici, quasi a volere proteggere fisicamente dall'insidia e dalla minaccia il territorio sul quale viviamo.
Questo è, per lo meno, quello che è accaduto alla nostra azione amministrativa, il modo con il quale abbiamo affrontato, dall'interno dell'istituzione, l'emergenza continua, che non dà tregua, che impone sempre di riprogettare un passo dopo l'altro la soluzione che sembrava di avere trovato.
La Provincia nuova, quella che già un anno fa promettevamo di progettare, è passata attraverso una prova durissima sia per gli amministratori sia per le strutture operative sia per ogni singolo dipendente.
Oggi, perciò, sappiamo che il modello teorico della nuova Provincia corrisponde a un'esperienza molto concreta di correttezza e tempestività amministrative, a un'operatività in cui l'intervento tecnico cerca più che mai la verifica e il supporto delle comunità locali, a un senso del territorio locale che più lo riporta alle sue radici da preservare più apre canali di comunicazione con il mondo in vista della risposta globale all'insidia planetaria che stiamo vivendo.
Gli interventi che abbiamo operato, in velocità e con molta riflessione, in ogni settore di nostra competenza - da quelli ai quali riservare più urgente attenzione come le scuole e le strade, a quelli che richiedono maggiore pacatezza, come il patrimonio e i suoi beni - sono il migliore augurio di Buon Natale che quest’anno possiamo estendere a tutta la comunità provinciale.
La sobrietà della ragione e l'entusiasmo del cuore sono il migliore auspicio di rinascita che possiamo invocare per tutti, proprio perché tutti siamo al lavoro, senza interruzione di sorta, per tracciare una strada di speranza verso una nuova convivenza partecipe e solidale. Buon Natale.
Luciano Bacchetta