(UNWEB) – Paciano, – Nonostante le varie problematiche logistiche, a Paciano i lavori di catalogazione dei materiali che costituiscono il fondo "Mente glocale" proseguono. Ragazze e ragazzi del Servizio Civile, impiegati tramite la Pro Loco nella sede di Palazzo Baldeschi dove l’emeroteca troverà base una volta completata, stanno riordinando le raccolte sistemate nel sottotetto dello storico edificio, muniti di computer e smartphone.
Tanti sono stati i numeri del Corriere dell’Umbria rilevati finora (1243 dal 2007 al 2016), pochi meno quelli de La Nazione (1070 dal 2009 al 2019), prime due testate su cui si è lavorato fino ad ora (presto toccherà al Messaggero).
L'idea, secondo quanto riferiscono gli addetti ai lavori, è quella di considerare le raccolte dei quotidiani locali come "miniere di storia materiale" delle comunità locali fatte di titoli, parole e immagini; la successione di avvenimenti, di un flusso sociale che ha precisi connotati, da scoprire tramite la narrazione di chi l’ha visto dipanarsi da una posizione privilegiata.
In contemporanea, si lavora ad un modello di contenitore frutto di vero e proprio "bricolage". I giornali saranno infatti archiviati, una volta rintracciati e catalogati, in quelle che una volta erano scatole per alimenti e che tramite una riconversione sia estetica, già in atto con la costruzione di un primo promettente prototipo, che funzionale, diventeranno altro. Dove una volta c’erano i frutti della terra, verranno riposti i frutti dell’intelletto; e quelle stesse parole ricopriranno i quattro lati delle scatole.
“Contenuto e contenitore, insomma – riferiscono da Palazzo Baldeschi - si uniscono, contribuendo a narrare la stessa storia di cui siamo tutti sia parte che osservatori”.
“In questo progetto, condotto secondo criteri scientifici - riferisce l’assessora Cinzia Marchesini, ringraziando la Pro-Loco per la disponibilità mostrata a collaborare - vediamo il crearsi di un processo di definizione di nuovi patrimoni culturali che prende avvio dalla nascita dell’emeroteca e che opportunamente digitalizzata potrà essere accessibile”.
“La collaborazione con TrasiMemo per questo progetto – fa sapere la Pro Loco - ha arricchito la formazione e le competenze dei collaboratori del Servizio Civile e speriamo che il nostro contributo abbia aumentato il patrimonio del paese”.
Una volta sistemato, il Fondo sarà fruibile anche on line sul sito internet di TrasiMemo - Banca della Memoria del Trasimeno.