“Ricordare la shoah per comprendere la società di oggi. La memoria ha valore e significato se ci aiuta a capire il senso della nostra convivenza civile”
(UNWEB) Spoleto. “La memoria la possiamo paragonare ad un albero, per chiederci quanto questa si sia radicata e quali frutti ci ha restituito. Rispetto alla Shoah non dobbiamo avere un approccio pietista, pensare ad una tragedia che ha colpito qualcun altro: è un dramma che ha riguardato anche l’Italia e gli italiani”.
Con queste parole la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni si è rivolta ieri agli studenti delle scuole superiori che, in videoconferenza, hanno seguito l’incontro organizzato dal Comune di Spoleto per il Giorno della Memoria “Il valore sociale e storico della Shoah”.
“Continuiamo ad assistere ancora oggi a fenomeni di negazionismo sull’Olocausto, che generano sempre più spesso comportamenti inneggianti alla violenza – ha aggiunto la Presidente UCEI Di Segni - Il ricordo di quanto accaduto nei campi di sterminio, la persecuzione degli ebrei avvenuta anche in Italia, deve aiutarci a comprendere la società che stiamo vivendo, perché questa memoria ha valore e significato anche e soprattutto se ci aiuta a capire quali sono i valori su cui deve poggiare la nostra convivenza oggi”.
Presente all’incontro anche il Sindaco Umberto de Augustinis:”Il Giorno della Memoria non è solo un momento commemorativo, ma ci consente di riflettere sul nostro presente perché quando la politica si indebolisce e tende a perdere identità, si rischia sempre di scivolare lentamente in una dimensione in cui non si è più capaci di comprendere gli altri e questo può lasciare spazio a chi pensa che la violenza possa essere una soluzione. La Shoah è anche questo, la parola stessa significa tempesta, quel ciclone di violenza incontrollabile che la storia ha conosciuto interrompendo il percorso di crescita che l’Europa stava vivendo all’inizio degli anni Trenta. Parliamo di un sentimento di violenza che può essere nascosto nell’animo di tanti: non dobbiamo mai dimenticarci che il patrimonio culturale e di valori che è alla base della nostra convivenza civile va preservato, difeso e nutrito ogni giorno”.
Nel corso della conferenza (il video è disponibile nel canale YouTube del Comune di Spoleto >> https://bit.ly/3qWwD2t) sono interventi anche gli allievi della scuola di teatro Teodelapio Guido Gaudenzi, Giulio Fortunato, Tiziana Lilli e Salvatore Taverna che hanno proposto la lettura di alcuni testi sulla tematica della Shoah: “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “Canzone del bambino del vento” di Francesco Guccini e i Nomadi, “Memoria” di Natalia Ginzburg e l’arringa di apertura al Processo di Norimberga dell’avvocato, giudice di Corte Suprema e Procuratore Capo statunitense Robert H. Jachson.