(UNWEB) Perugia. In conseguenza del riacutizzarsi del contagio da Covid 19 nel territorio provinciale, in questi ultimi giorni, come è noto, l’Anci Umbria ha fatto pervenire all’amministrazione comunale di Perugia, così come di altri 29 comuni della regione, una nota della presidente Tesei nella quale si chiede di condividere l’adozione di ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus, oltre a quelle già in vigore. In virtù di ciò, si è resa necessaria l’emanazione urgente di una specifica ordinanza sindacale (la n. 103, emanata in data odierna) relativa a ulteriori e più stringenti misure di contenimento del contagio.
Pertanto, a partire da oggi (30 gennaio) fino al 14 febbraio prossimo, nel capoluogo saranno in vigore le seguenti limitazioni:
- il coprifuoco sarà anticipato alle ore 21 fino alle 5,00 del mattino, salvo le comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute, da dichiarare mediante autocertificazione;
- è fatto divieto di consumare alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, per l’intera giornata, né sarà possibile, sempre per l’intera giornata, la distribuzione degli stessi mediante distributori automatici;
- per l’acquisto di beni alimentari, effettuare al massimo una spesa al giorno e da parte di un solo componente del nucleo familiare;
- è fatto divieto di svolgimento di attività sportive e ludiche di gruppo nei parchi ed aree verdi, nonché di utilizzo delle aree gioco dei medesimi;
- resteranno chiuse al pubblico, per l’intera giornata, le seguenti aree:
-la scalinata della Cattedrale di San Lorenzo, sia nella parte che si affaccia su Piazza IV Novembre, che su quella che si affaccia su Piazza Danti, lasciando libero accesso alla Cattedrale;
- la scalinata di Palazzo dei Priori, lasciando libero accesso alla Sala dei Notari ed alla Sala della Vaccara;
- i Giardini Carducci;
- il percorso pedonale che collega i Giardini del Pincetto a Strada del Mercato.
Si ribadisce, inoltre, il divieto di sospensione dell’attività dei centri sociali e dei centri ri-creativi, come stabilito dal D.P.C.M. del 14 gennaio scorso e dall’Ordinanza della Regione Umbria n. 7 del 22 gennaio, e si raccomanda ai titolari delle attività commerciali la rigorosa osservanza dei protocolli e linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, con particolare riguardo al contingentamento degli ingressi rispetto alla superficie dei locali e alla misurazione della temperatura corporea.
Si invita infine, la popolazione a limitare le interazioni con persone non conviventi allo stretto necessario, evitando situazioni in cui non sia possibile rispettare il distanziamento e utilizzando rigorosamente e in maniera adeguata i dispositivi di protezione e igiene previsti.
“A preoccupare -spiega l’amministrazione - è soprattutto la situazione epidemiologica, evidenziata dalla Regione Umbria e in particolare la possibile evoluzione nel breve periodo. Come comunicato dalla Regione Umbria, le incidenze elevate sopra i 200 casi su 100.000 abitanti, rendono più difficile il tracciamento dei contatti, con un conseguente aumento del tasso di contagio. Invitiamo tutti -ha concluso- alla collaborazione nel rispetto di queste ulteriori misure, indispensabili per evitare un peggioramento della situazione.”
Si precisa, inoltre, che il nostro territorio non è in zona rossa e quindi non ci saranno variazioni per le attività commerciali, che rimangono assoggettate alle normative della zona arancione.
Rinviata, per il momento, la decisione di sospendere l’attività didattica in presenza in attesa di un nuovo confronto tra i sindaci dei comuni interessati e la Presidente Tesei, prevista per il pomeriggio di oggi.