Una giornata per ricordare i sacrifici di chi ha combattutto la mafia, di chi con fede è andato avanti secondo i propri principi.
Toniaccini: “Un grande insegnamento di vita”
(UNWEB) “Oggi – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini - è la giornata della beatificazione del giudice Rosario Livatino e in molti Comuni d’Italia, compresi quelli umbri, si ricorda il giudice “ragazzino”, ucciso dalla mafia a soli 38 anni. Era il 21 settembre 1990 e fu una strage di cui non si deve perdere memoria, così come di molte altre, a partire dalle uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino, ma i nomi, purtoppo, sono molti, troppi”.
Livatino, il 18 luglio 1978, primo giorno da magistrato, scrive sulla sua agenda con una penna rossa: “Oggi ho prestato giuramento; da oggi sono in Magistratura” e a matita, aggiunge: “Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige”. Io credo che in queste parole ci siano tutti i valori, gli insegnamenti che ogni uomo e donna, ogni sindaco, ogni lavoratore, deve portare sempre con sè.
Al giudice Livatino e a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per combattere la mafia, per affermare il rispetto della legalità, il nostro profondo ringraziamento.
Dedico questa giornata soprattutto ai giovani e ai futuri amministratori delle nostre città”.