Ospedale MVT 6Il sindaco Francesca Mele: “il futuro dell’ospedale va ridisegnato in un piano sanitario regionale che parta dai bisogni dei cittadini e dall’accesso ai servizi. La struttura serve un bacino ampio e va valorizzata non solo mantenendo le attività pre-pandemia, come il punto nascita, ma con una strategia di potenziamento che preveda anche sinergie con altri nosocomi”

(UNWEB) Marsciano. Con l’allentarsi, sul sistema sanitario ed in particolare ospedaliero, della pressione dovuta alla pandemia da coronavirus, è in atto presso l’ospedale della Media Valle del Tevere una progressiva riattivazione dei servizi e delle attività che nei mesi scorsi erano state sospese. Un, cronoprogramma, di cui la Usl Umbria 1 ha dato comunicazione, in cui spicca la riattivazione del pronto soccorso e la degenza in medicina generale avvenuta a partire da lunedì 7 giugno. Tali riaperture nelle scorse settimane erano state prospettate agli amministratori del territorio in più di una occasione di confronto avvenuta con il direttore della Usl Umbria 1, nonché commissario per l’emergenza Covid, il dottor Massimo D’Angelo e da ultimo confermate dalla direttrice dell’ospedale, la dottoressa Teresa Tedesco, in occasione dell’incontro promosso dal Comune di Todi che si è svolto il 2 giugno, davanti l’ospedale a Pantalla, per ricordare i 10 anni dall’inaugurazione del nosocomio avvenuta il 21 maggio 2011. Proprio in questa occasione, alla quale hanno preso parte tutti i sindaci della Media Valle del Tevere, è stata consegnata all’ospedale una targa in segno di “gratitudine verso tutto il personale medico, infermieristico, sanitario e amministrativo che con dedizione, generosità e altruismo esemplare ha sempre saputo donare tutta la sua umanità e professionalità anche e soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà”.

“Come amministrazione – afferma il sindaco Francesca Mele – non abbiamo mai smesso di avere una interlocuzione serrata, a tratti anche incalzante, con la Regione Umbria e la Usl Umbria 1, proprio per chiedere che, fatta salva la necessaria azione contro la pandemia, si garantisse un adeguato livello di assistenza sanitaria per tutta la popolazione e, appena possibile, si riattivassero i servizi ospedalieri a Pantalla. Proprio come affermato anche in occasione della recente audizione dei sindaci del comprensorio presso la Terza Commissione del Consiglio regionale, che ringrazio, dobbiamo fare tesoro dell’esperienza che ci consegna questa emergenza sanitaria costruendo insieme, tra Regione, Usl e territorio, un piano sanitario che garantisca l’accesso ai servizi partendo dai bisogni della popolazione e dalla valorizzazione delle competenze che, proprio nelle strutture presenti sul territorio, si sono in questi anni formate. A Pantalla non vanno solo riportati i servizi che erano già attivi, compreso quello del punto nascita che bisogna continuare a mantenere aperto in deroga, ma vanno attuate nuove strategie per sviluppare attività di eccellenza, anche in rete con altri ospedali e magari iniziando con l’introdurre almeno la terapia subintensiva che nel nosocomio ha ben funzionato durante la fase Covid”.


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