L'azienda delle farmacie pubbliche del Comune di Perugia sempre dalla parte dei cittadini
si è già portata avanti da tempo nell'abbattimento dei costi iniqui
(UNWEB) PERUGIA – Contrariamente a quanto comparso in alcuni articoli di stampa, il Comune di Perugia e Afas tengono a precisare che in merito alla tampon tax (imposta da molti ritenuta iniqua) l'Azienda Speciale che gestisce la Farmacie del Comune di Perugia, di comune accordo con l'amministrazione di Perugia molto sensibile al tema, si è già portata avanti da tempo; andando anche oltre il 22% di sconto proprio per rimarcare la propria posizione con un doveroso occhio di riguardo per le donne.
Prima un piccolo passo indietro: la tassazione che si sta ridiscutendo a livello nazionale è quella che riguarda l'iva su assorbenti, tamponi e coppette mestruali, dopo l'approvazione di un emendamento da parte della Camera dei Deputati al decreto fiscale che abbasserà l'iva dal 22% al 5% soltanto per assorbenti biodegradabili e compostabili. Ovvero una minima parte dei prodotti comunemente usati dalle donne.
Una decisione quest'ultima (arrivata dopo la bocciatura della proposta di abbassare l'iva al 10% su tutti i prodotti igienici femminili) che sembra più orientata da valutazioni di sostenibilità ambientale che non volta a eliminare una disparità di genere. In Italia l'iva sugli assorbenti femminili è stata introdotta nel 1973 e nel tempo è cresciuta dal 12% al 22%.
Di fronte a un'imposta così discussa e ingiusta Afas ha deciso da diverse settimane di applicare il 25% di sconto su una linea mirata di prodotti da donna che comprende assorbenti giorno, assorbenti notte e proteggi-slip. Un taglio ben superiore al 22% previsto dalla tampon tax. Un modo per dare un segnale forte e immediato e contribuire a una doverosa battaglia di civiltà.