La nuova struttura ospita le sedi dell’Urp, della polizia locale, dell’Ufficio di cittadinanza e di Biblionet
(UNWEB) Perugia. Un polo che racchiude funzioni sociali e culturali proprio nel cuore di Ponte San Giovanni, servito da un parcheggio e vicino ad altri servizi, quali Poste, Asl, scuole, Cva, caserma dei Carabinieri e stazione ferroviaria, dislocati nel raggio di poche centinaia di metri. È il nuovo Centro civico “Euliste” in via Cestellini, inaugurato oggi, 7 aprile, alla presenza del sindaco Andrea Romizi e degli assessori Otello Numerini, Edi Cicchi e Leonardo Varasano. Alla visita organizzata per l’occasione, dopo il taglio del nastro e la benedizione impartita dal parroco don Antonio Sabatini, hanno partecipato esponenti della giunta, consiglieri, dirigenti e tecnici comunali, rappresentanti di associazioni del territorio.
La nuova palazzina a un solo livello ospita le sedi dell’Urp, della polizia locale, dell’Ufficio di cittadinanza, della biblioteca comunale e un centro Digipass, oltre a spazi per il rimessaggio di mezzi e attrezzature.
Dalla corte d’ingresso sono due gli accessi: il primo immette in una portineria comune, snodo per tutti gli uffici e i blocchi di servizi igienici; il secondo è quello della biblioteca, dotata anche di una sala polivalente con un ulteriore accesso indipendente. La nuova Biblionet dispone, tra l’altro, di un affaccio diretto sulla limitrofa area verde.
A caratterizzare l’edificio sono i fronti vetrati, che richiamano la concezione della pubblica amministrazione come “casa di vetro”, trasparente e accessibile alla cittadinanza.
“Ponte San Giovanni, che conta 20mila abitanti ed è un punto strategico dal punto di vista della viabilità, meritava questo Centro civico, primo di una serie di interventi volti a rendere l’area centrale del quartiere fruibile, bella e sostenibile – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini -. L’iter amministrativo per realizzare la struttura è iniziato nel 2017 con l’approvazione del progetto di fattibilità. L’importo complessivo finanziato ammonta a 2,2 milioni”. Un investimento sostenuto “nella prospettiva di un sicuro e permanente risparmio futuro”. “La riunificazione degli uffici comunali – ha infatti proseguito Numerini – ci ha consentito di dismettere le vecchie sedi in affitto, con un risparmio annuo di 130mila euro; altri risparmi sono attesi dalla ottimizzazione della gestione dei contratti di fornitura (acqua, luce, gas, ecc.) e di servizio (pulizia, guardiania, ecc.)”. Particolarmente curata la prestazione energetica dell’edificio: “Sono stati perseguiti alti livelli di efficienza energetica limitando le dispersioni e impiegando sistemi di produzione di ultima generazione. La sistemazione dell’area esterna, infine, è stata pensata per agevolare la fruizione da parte delle persone con ridotte capacità motorie”, ha concluso l’assessore ai lavori pubblici.
L’assessore ai servizi civici Cicchi ha ringraziato il sindaco “per le scelte in materia di riqualificazione del territorio e per gli investimenti sul patrimonio pubblico”. Si è detta anche soddisfatta “per la costituzione di un vero e proprio polo per la cittadinanza. L’accorpamento di questi uffici avrà infatti un duplice effetto positivo: da un lato, eviterà la dispersione consentendo al cittadino di trovare in un unico luogo tutte le risposte che cerca; dall’altro, favorirà una più efficace collaborazione tra gli uffici, che spesso si devono interfacciare per venire incontro alle esigenze dell’utenza. Aspetti che, insieme alla collocazione in un luogo moderno ed accogliente, pongono nuove basi di riqualificazione e di miglioramento della vita dei cittadini”.
Secondo l’assessore alla cultura Varasano “giunge a compimento un’opera che ha la sua ragion d’essere nella funzionalità, ma anche una ratio più profonda. Il sindaco ha infatti avuto un’intuizione intelligente: ricreare punti di ritrovo, piazze e fulcri dei singoli territori della città. E ora Ponte San Giovanni può riconoscersi in questo centro di comunità. Biblionet, poi, è un tassello importante del nostro sistema bibliotecario, che si rinnova e apre i battenti offrendo anche un luogo di ritrovo sicuro per bambini e famiglie. Dietro questa operazione non c’è nulla di improvvisato, ma una precisa volontà politica di assicurare funzionalità, accoglienza e sicurezza”.
Il dirigente dell’area Opere pubbliche, Fabio Zepparelli, ha illustrato le principali caratteristiche della struttura precisando che, grazie alle risorse del Pinqua, sarà dotata anche di una copertura con impianto fotovoltaico e di una pensilina di ingresso. Il dirigente ha poi menzionato le imprese esecutrici, tra cui la capogruppo Tosco Edil srl e numerose realtà anche locali, e citato gli uffici comunali che hanno seguito l’opera (in particolare Stefano Barcaccia, Fabio Campagnacci, Simone Rossi, Francesca Rogari, Stefano Betti, Michele Agostini, Marco Eugeni, Fiammetta Pierini, Massimo Corbucci, Sergio Speziali).
“Questo intervento rientra in un processo complesso – ha invece detto il sindaco Romizi -. Al tempo del mio primo mandato abbiamo avviato la messa in sicurezza del bilancio comunale. Abbiamo pensato di spendere non di meno, ma diversamente con l’obiettivo di recuperare spazi di bilancio da dedicare ai territori e a interventi di manutenzione comprensibilmente attesi e richiesti. Con questo obiettivo abbiamo operato in vista di una riqualificazione della spesa con un’attenzione speciale per ogni voce di costo. La realizzazione di questa nuova sede concorre, insieme a tante altre azioni, a una riorganizzazione e razionalizzazione della spesa pubblica. Basti pensare che nel 2014 il Comune spendeva circa 3 milioni di affitti e oggi, con iniziative come quella appena inaugurata ma anche altre, quale la ristrutturazione dell’ex convento di Monteluce di proprietà comunale, andiamo ad attestarci attorno ai 700mila. Non sono processi che si realizzano in tempi brevi, ma questa è l’unica via per restituire in maniera duratura e certa prospettive vere alla nostra città con le sue diverse comunità locali”. “L’inaugurazione del Centro civico – ha proseguito Romizi – offre poi l’opportunità di accendere ancora di più una luce su quanto accadrà nei prossimi mesi a Ponte San Giovanni grazie alle risorse che l’amministrazione, partecipando a un bando e ottenendo il relativo finanziamento, ha scelto di investire proprio su questo territorio. Ci riferiamo ai 30 milioni del Pinqua, ma anche agli 800mila euro per realizzare una rete ciclopedonale e ad altre risorse legate a programmi di investimento. In questo percorso il Comune ha scelto di mettere risorse e ad esse affiancherà la competenza tecnica degli uffici e dell’Università degli studi che li supporterà. Ma per raggiungere l’obiettivo perseguito occorre un ulteriore, imprescindibile fattore rappresentato dal protagonismo di cittadini e associazioni che chiamiamo a contribuire in maniera sostanziale con le proprie idee, con la loro conoscenza del territorio e con i sentimenti che allo stesso li legano”.