foto 1Si amplia il progetto dedicato a promuovere la ristorazione ospedaliera come parte integrante della terapia, sempre più numerose le strutture dell'Ospedale coinvolte

(UNWEB) Perugia,   – La Direzione dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, insieme ai Servizi di Nutrizione clinica e dietetica e di Ristorazione interna, ha avviato il progetto "Integrazione e valorizzazione della nutrizione clinica nei percorsi di cura" per promuovere e favorire la ristorazione ospedaliera come parte integrante della terapia.

Il progetto, già partito nell'ambito di una riorganizzazione del servizio della cucina ospedaliera in collaborazione con l'Università dei Sapori, prevede lo screening nutrizionale dei pazienti entro 48 ore dal ricovero al fine di individuare i soggetti a rischio o già malnutriti, una condizione che può portare allo sviluppo di complicanze e ad un prolungamento della degenza in Ospedale.

Una volta accertato il rischio, viene tempestivamente attivata la consulenza con la presa in carico del paziente da parte del Servizio Nutrizione clinica e dietetica per valutare e approntare nell'immediatezza specifici supporti per l'aspetto nutrizionale.

Il progetto vede coinvolte, in questa prima fase, le Strutture Complesse di Gastroenterologia, Medicina del Lavoro, Neurologia, Chirurgia Generale e d'urgenza, Medicina Interna e Scienze Endocrino e Metaboliche (MISEM), per poi estendersi anche a Medicina Vascolare e d'urgenza, Medicina Interna, Oncologia Medica, Cardiologia, Cardiologia e Fisiopatologia Vascolare e Cardiochirurgia.

"La settimana mondiale di consapevolezza sul tema della malnutrizione ospedaliera che si è appena conclusa ci ricorda come il 50% dei pazienti sia a rischio o malnutrito – spiega il dottor Simone Pampanelli, endocrinologo dell'Azienda Ospedaliera di Perugia e referente del Servizio di Nutrizione clinica e dietetica – questo progetto diviene quindi fondamentale per migliorare l'aspetto nutrizionale, inteso come parte integrante del percorso di cura. L'individuazione e la cura del paziente malnutrito porta ad un miglioramento della qualità di vita, ad una riduzione del tempo di degenza in Ospedale e, di conseguenza, di quello dei costi per il Servizio Sanitario".

"La ristorazione ospedaliera è parte essenziale degli aspetti terapeutici e riabilitativi, come ormai riconosciuto dal Ministero della Salute – sottolinea il Direttore generale, Giuseppe De Filippis – l'obiettivo è di coinvolgere nel progetto tutte le Strutture dell'Azienda Ospedaliera di Perugia per offrire un servizio sempre più personalizzato e attento alle esigenze del paziente".

Al progetto collaborano le dietiste Chiara Panfili, Laura Cerquiglini, Maria Pia Angellotti, Sonia Pallotta, Alissa Satriano e Chiara Perrone, in foto insieme al dottor Simone Pampanelli


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