amelia1(ASI) L'Umbria è stata scelta, come unica destinazione turistica italiana, dalla prestigiosa guida Lonely Planet, tra le trenta mete imperdibili del 2023 ed Amelia e il territorio amerino, scrigno di bellezze meno esplorate, sono stati meta del press tour organizzato dalla stessa guida turistica e da Umbria Tourism, il portale regionale di promozione turistica.

I giornalisti e i blogger inviati alla scoperta della nostra città hanno visitato il museo archeologico “Edilberto Rosa”di Amelia e ammirato la magnifica statua bronzea del Germanico, passeggiato tra le snodate vie del centro storico apprezzandone i panorami e i caratteristici vicoli rimasti fermi nel tempo. Dopo aver raggiunto la settecentesca piazza Marconi, hanno visitato Palazzo Petrignani e goduto della bellezza delle sue sale e della strepitosa vista panoramica.

Il tour è proseguito poi fino alla Cattedrale e alla adiacente Torre dodecagonale dove la vista unica sulla città e le colline circostanti regalano un paesaggio mozzafiato. La Cisterna Romana di Piazza Matteotti, raggiunta attraverso vicoli e scorci, è stata visitata e come esempio di ingegneria idraulica romana, notevolmente ammirata.

Il tour si è concluso con il percorso panoramico lungo le maestose mura poligonali da Porta della Valle a Porta Romana e con i sapori della cucina tipica amerina.

L’assessore al Turismo e alla Cultura Elide Rossi esprime orgoglio e soddisfazione per il prestigioso riconoscimento ottenuto e ringrazia l’assessore regionale al Turismo Paola Agabiti per l’importante e appassionato lavoro svolto per promuovere e far conoscere la nostra bella regione, ricca di tante autenticità come quelle presenti nella antichissima città di Amelia e nel variegato territorio amerino. L’obbiettivo di questa Amministrazione, aggiunge l’assessore, è di far conoscere quello che siamo, quello che possiamo fare e offrire  a livello nazionale ed internazionale ed è proprio a questo ultimo target che Amelia strizza l’occhiolino, in quanto la città è stata già scelta da numerosi statunitensi, inglesi, cittadini del nord Europa come luogo in cui vivere o come luogo in cui spendere piacevolmente parte dell’anno, colpiti dall’intatta identità di un territorio che anche attraverso questo tipo di iniziative merita di essere sempre più conosciuto e apprezzato e che ha scoperto l’importanza di interagire e lavorare in rete.


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