Istituzione Fondazione. Ferranti Tiberi Alvi CecereLa Fondazione Architetti Interamna (FAI), strumento di potenziamento per l’Ordine, di funzionalità per gli iscritti e consulenza per le Amministrazioni.

(UNWEB) Terni. Dopo trentanove anni dalla sua nascita, l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Terni si è munito di uno strumento estremamente importante, per la sua forma legale, amministrativa e propositiva: la Fondazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Terni, in forma abbreviata anche Fondazione Architetti Interamna (FAI).

Abbiamo impiegato due anni per realizzare questo obiettivo” spiega il Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC, Stefano Cecere. “È stato necessario un iter lungo ed articolato per un traguardo che sembrava non sarebbe mai giunto, ma attraverso un cammino che questo Consiglio ha deciso di intraprendere e perseguire con determinazione sin dall’inizio del suo mandato”.

Presidente Cecere, come nasce l’idea della Fondazione?

Dando atto dello sviluppo fornito al nostro Ordine, c’è stato un momento nel quale noi del Consiglio abbiamo pensato di potergli dare ulteriore crescita e slancio in declinazione locale ma, soprattutto, regionale e nazionale. La Fondazione ci dà, infatti, la possibilità di interloquire con altri enti e Fondazioni in Italia e di accedere a fondi europei. Uno strumento di potenziamento per l’intero Ordine e di funzionalità per tutti gli iscritti”.

Qual è lo scopo dietro all’istituzione della FAI?

Scopo della Fondazione Architetti Interamna è la valorizzazione e la qualificazione della professione dell’architetto, il suo costante aggiornamento culturale, tecnico e scientifico, la promozione e l’attuazione di ogni iniziativa diretta alla formazione, perfezionamento, riqualificazione ed orientamento professionale in materia di architettura, pianificazione, paesaggio e conservazione dei beni culturali e comunque delle materie oggetto delle professioni di Architetto, Pianificatore, Paesaggista e Conservatore”.

Quali sono alcuni esempi di attività che consentirà il perseguimento di tali scopi?

Grazie alla Fondazione, l’Ordine potrà avviare moltissime iniziative inerenti alla professione, sui temi dell’architettura, dell’urbanistica, del paesaggio e della tutela e valorizzazione dei beni culturali.

Si potranno istituire corsi di formazione, nonché corsi abilitanti, anche avvalendosi di consulenti esterni. Potremo promuovere e realizzare alcune iniziative editoriali (in formati cartacei, elettronici, audiovisivi e multimediali). Saremo in grado di incentivare e programmi scientifici e promuovere attività di ricerca tecnico-scientifica, con l’istituzione e finanzamento di borse di studio ed anche tramite convegni, riunioni, mostre e seminari. Inoltre l’Ordine potrà provvedere alla raccolta, sistematizzazione, tutela e conservazione degli archivi, biblioteche e raccolte di materiali di architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, dell'Ordine e non, riconosciuti di particolare interesse scientifico e/o culturale. Si potrà promuovere e sostenere i concorsi di architettura e urbanistica, anche grazie alle funzioni dei suoi Comitati tecnico-scientifici interni”.

Cosa sono i Comitati tecnico-scientifici, e quali funzioni hanno?

Sono organismi interni, con funzioni consultive, di cui si può dotare la Fondazione per essere assistita. Essi potranno coadiuvare il Consiglio di amministrazione della Fondazione - che per coerenza sarà l’intero Consiglio dell’Ordine, con me alla presidenza - per predisporre programmi di attività di rilievo della FAI”.

E ora Presidente Cecere, dopo questaltro obbiettivo raggiunto, a cosa ambisce lOrdine proprio con la nascitura FAI?

Onestamente sono e siamo seriamente orgogliosi degli obbiettivi fino ad ora raggiunti e quindi desidero, proprio tramite la Fondazione Architetti Interamna, essere maggiormente a disposizione delle Amministrazioni pubbliche, nelle materie di nostra competenza - per mezzo anche dei Comitati tecnico-scientifici - per supportarle nel bene delle città e del territorio, della popolazione e delle professioni, dall’Orvietano all’Amerino fino a Narni ed i paesi più piccoli, ove la nostra figura di architetti e l’Ordine stesso siano sempre più presenti e di supporto”.


 AVIS

80x190