b39d5e3d 756c 46e2 af27 acfcf3e429d7(UNWEB) Perugia. Quello della Parità di Genere è un tema su cui si è ampiamente dibattuto negli ultimi tempi, ma c'è chi ha compiuto decisamente un passo avanti. E' la Gesenu, azienda sempre attenta a tematiche scientifiche e ambientali, a cui è stata conferita la certificazione ai sensi UNI/PdR 125:2022 proprio sulla Parità di Genere. 

 
Gesenu si fa precursore del pensiero secondo il quale il protagonismo delle idee e la presenza delle donne saranno fattori determinanti al fine di dare un profilo definito alle azioni positive da intraprendere e di raggiungere risultati efficaci in ambito aziendale.
 
L'argomento è stato affrontato nel dettaglio questa mattina in un convegno che si è svolto presso il Centro Servizi "Galeazzo Alessi" a Perugia.
 
Ad aprire è Caterina Grechi, Presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria: "Questo è un tema delicato che va affrontato. Il nostro centro si occupa non solo di contrasto alla violenza contro le donne, ma è una realtà importante in cui lavorano degli operatori che formiamo responsabilmente. Non va nemmeno sottovalutata la violenza domestica. Oggi parliamo di quello che deve essere alla base del cambiamento culturale senza il quale le azioni rischiano di essere fine a se stesse. Non è semplice introdurre percorsi che cambino strategie. Siamo partiti dall'importanza di fare rete perché da soli non si va da nessuna parte. Bisognava iniziare a lavorare ognuno per le proprie competenze e responsabilità. Ci stiamo provando da 4 anni. Abbiamo chiesto aiuto alle associazioni e hanno risposto positivamente". Grechi ha poi concluso affermando che tutto questo è un "segnale di grande speranza perché uniti si cambia. Abbiamo bisogno di persone che siano focalizzate su questo obbiettivo".

Significativa la relazione di Rosita Garzi, Consigliera di Parità Regionale Umbria, secondo la quale "le persone sono umane. Quando vengono non possiamo equiparate ad una macchina. La dimensione umana è fondamentale dentro una cultura organizzativa. Fare rete è strumento fondamentale per tutti, anche le persone, che rappresentano risorse importanti che portano ricchezze. Tutto ciò ha come sfondo il capitale umano: ognuno ricerca la sua identità personale nel suo lavoro, che è benessere". Tema fondamentale è la salute" Stare bene nell'ambiente contribuisce alla qualità della vita".

Molto importante il concetto espresso da Michela Sciurpa, Amministratrice Unica di Sviluppumbria: "In qualità di amministratrice e di donna è mio compito responsabilità trasmettere certi valori. C'è aria di cambiamento e non è stato facile. Tengo a ringraziare il dottor Puletti, membro sindacale di Sviluppumbria, con cui ho condiviso molto. Ciò che conta è la volontà della governance di avviare un iter di parità di genere e questo impegno può portare risultati concreti in termini di organizzazione". Sciurpa ci tiene a precisare un aspetto fondamentale: "Non ho mai subito un atteggiamento di svalutazione della mia persona. La finalità di permettere a giovani donne di creare nuovi business produce tante eccellenze. Come donna voglio dare molto ad altre donne".

Laura Formica, collaboratrice di Sviluppumbria, si riallaccia a queste tematiche: "Tutto questo non può che essere occasione fondamentale di confronto. Per quanto mi riguarda posso testimoniare che la Parità di Genere è presente in questa azienda. E' importante che questa si diffonda verso tutti i generi perché collaborando se ne rispetta le particolarità. Vogliamo conseguire una certificazione a breve con l'obbiettivo di diffondere questa modalità a tutti gli stakeholder".

Parola a Luciano Piacenti, Consigliere Delegato di Gesenu, secondo il quale al centro c'è il benessere organizzativo: "Il nostro consiglio di amministrazione di Gesenu si occupa di questo aspetto. Fino ad ora il nostro assetto è adeguato ma ciò che mi piace dire è che c'è stato un cambio di mentalità dal 2016. La nostra era un'azienda prettamente maschile, ma ho trovato collaboratrici meravigliose che abbiamo valorizzato. La difficoltà sta nel mantenere nel tempo questo status"

A chiudere Delia Adriani, Consigliera di Amministrazione di Gesenu: "Abbiamo meritato nei fatti questo riconoscimento e posso testimoniare questo. Sono stata accolta due anni fa con disponibilità e messa in condizione di lavorare nel cda senza distinzione. Il lavoro femminile è l'unica garanzia che una donna ha per la propria indipendenza economica che significa libertà di scelta". 

 
LE TESTIMONIANZE
 
Il convegno ha riservato spazio a delle interessanti storie da raccontare che non fanno altro che rafforzare i meriti nella consegna di questa certificazione tanto cercata e voluta. Le vediamo di seguito in sintesi
 

Letizia D'Ingecco (responsabile sistema QASE): "Non sempre era colpa delle aziende. Le donne abbandonavano i percorsi formativi perché non riuscivano a conciliare le varie attività. Ciò mi ha dato la spinta per intraprendere la libera professione. È un problema che deve essere condiviso perché è sempre attuale. Siamo al 179 ° posto e ultimo in ogni graduatoria. Occorre costruire qualcosa di più solido".

Elisa Terrosi (Responsabile Audit & Compliance Ambientale):"La mia formazione è cresciuta sempre di più grazie all'azienda. Questo risponde alla politica aziendale che risalta il merito nello svolgimento di certe mansioni. Ho trovato grande rispetto per il ruolo e competenze e la certificazione non può che essere testimonianza di questo. Speriamo di rappresentare elementi di ispirazione per altre realtà"

Chiara Consalvi (Responsabile Area Affari Generali): "Tramite una borsa di studio sono entrata in Gesenu nel 2015. Affiancando Piacenti ho incrementato le mie conoscenze e tre anni dopo l'azienda mi ha dato fiducia facendomi ricoprire l'attuale ruolo".

Annalisa Maccarelli (Responsabile Ufficio Tari): "Venivo dalla Pubblica Amministrazione e  passando in Gesenu ebbi un ruolo di responsabilità.  L'attenzione a queste tematiche e a tutte le necessità che si porta dietro ha fatto sì che trovassi grande apertura e fiducia".

Samantha Cesarini (Operatrice Ecologica): "I più scettici all'inizio erano i miei genitori. Siamo donne che lavoriamo sul campo. Ho iniziato a Bastia dove c'era un cantiere maschile e devo dire che hanno aiutato a crescere, oltre ad avermi sostenuto nelle difficoltà. Spero che l'introduzione delle donne nei cantieri sia l'inizio di una svolta; quello che sta facendo Gesenu è molto importante in un momento in cui la violenza è all'ordine del giorno". 

Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia - Umbria Notizie Web

 

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