Grazie ad Italea, programma del Ministero degli Affari Esteri, una delegazione di argentini italo discendenti ha visitato Perugia e Castiglione del Lago in cerca dei territori delle origini e delle tradizioni dei loro antenati.
(UNWEB) PERUGIA, – Una grande emozione: quella di chi vede la terra delle origini, rivive i racconti dei propri padri, conosce per la prima volta i luoghi dai quali nonni e bisnonni partirono all'inizio del Novecento in cerca di fortuna. È quanto è accaduto lunedì scorso, 7 ottobre, tra Perugia e Castiglione del Lago ad una ventina di argentini arrivati in Umbria grazie a Italea Umbria e al progetto Binario Due del Centro Umbro di Buenos Aires che, da quarant'anni, si propone di rafforzare la memoria e i legami con la terra d'origine della comunità italiana e umbra nella capitale argentina.
Il viaggio si inserisce nel progetto di promozione del Turismo delle Radici, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Italea che ha come obiettivo quello di attrarre italo discendenti di seconda e terza generazione che vivono all'estero a vogliono esplorare i luoghi d'origine degli antenati, immergersi nella cultura locale, visitare il paese legato alla propria famiglia.
Italea Umbria, l'Associazione incaricata di diffondere il Turismo delle Radici nella Regione Umbria, ha organizzato pertanto una giornata alla scoperta delle bellezze del capoluogo umbro e del Lago Trasimeno, realtà poco conosciute in Argentina. Il gruppo di persone è stato così guidato in giro per Perugia, in visita ai maggiori monumenti e ha avuto la possibilità di incontrare la Sindaca Vittoria Ferdinandi, prima di spostarsi a Castiglione del Lago. La delegazione ha avuto modo di fare un tour dell'Isola Maggiore e inoltre è stata ospitata a cena presso il ristorante "La Capannina" di Guido Materazzi, produttore del presidio Slow Food della Pesca tradizionale del lago Trasimeno, un'attività millenaria sostenibile e rispettosa dell'ecosistema che per gli ospiti ha preparato una cena delle radici a base di pesce del lago.
«Mio padre è originario di Città di Castello, qui in Umbria, mia madre siciliana, di Enna. – Ha detto Ariel Lucarini presidente del Centro Umbro di Buenos Aires - Loro sono venuti con i nostri nonni nel dopoguerra ad abitare a Buenos Aires. Quello che ci poniamo come obiettivo, con il Centro Umbro di Buenos Aires, è di far conoscere l'Umbria, perché l'Umbria non è una regione molto conosciuta in Argentina. Queste bellezze, questi palazzi, queste città bellissime, vale davvero la pena farle conoscere e se possibile ammirare a più persone possibili».
L'obiettivo della giornata è stato quello di mostrare ai visitatori le bellezze locali fuori dai circuiti più conosciuti, puntando su quei luoghi intrisi di tradizioni locali dai quali parte la loro storia personale, arricchendo un vissuto che esula dai confini geografici offrendo, al contempo, ai territori meno battuti dal turismo l'opportunità di farsi conoscere e apprezzare.
Cos'è il progetto Italea?
L'iniziativa, promossa nel corso del 2024, Anno delle Radici Italiane nel Mondo, è indirizzata a chi vive all'estero e vuole esplorare i luoghi d'origine dei propri antenati, immergersi nella cultura locale, visitare il paese legato alla propria famiglia e, in alcuni casi, ricostruire eventi familiari significativi. L'obiettivo di Italea è infatti quello di promuovere questa particolare forma di turismo che si concentra sulla riscoperta delle origini culturali e familiari delle persone e lo fa attraverso una rete di 20 gruppi, uno in ogni regione, che hanno il compito di informare, accogliere e assistere i viaggiatori: le Italee Regionali.
Il progetto si rivolge sia a coloro che già conoscono le proprie origini italiane e desiderano pianificare un viaggio in Italia sia a chi vuole ricostruire la propria storia personale. Italea ha infatti l'obiettivo di incoraggiare gli 80 milioni di italiani, italo discendenti e oriundi italiani nel mondo, a riscoprire le proprie radici attraverso l'organizzazione di un viaggio nei luoghi di partenza dei loro antenati, promuovendo così un modello di turismo sostenibile e favorendo la crescita economica dei piccoli centri, mete principali dei viaggi delle radici.
Un'esperienza dal grande valore emotivo che può attivare, proprio a partire dal senso di appartenenza, flussi turistici importanti per il territorio locale e quindi un indotto economico anche per quei luoghi lontani dai percorsi di turismo più tradizionale.