WhatsApp Image 2025 02 17 at 15.38.51(UNWEB) GUBBIO   - 431 bambini nati nel 2024, 28 mila accessi al Pronto Soccorso (3 mila in più rispetto al 2023), 2 ambulanze operanti 24 ore su 24 a Branca, una h12 a Gubbio più un’auto medica, un bacino di utenza cresciuto esponenzialmente, un fatturato in aumento e una serie di realtà di eccellenza: questo il quadro che il direttore sanitario dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, Teresa Tedesco, ha delineato ieri nell’incontro con il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, con l’assessore ai Servizi Sanitari Lucia Rughi e i loro omologhi della fascia appenninica.

La dottoressa Tedesco ha fatto il punto sulla situazione delle utenze e dei reparti dell’ospedale di Branca, che dall’aprile 2024, tra l’altro, è presidio della Rete del trauma, accogliendo nella gestione di pazienti politraumatizzati anche tutta l’utenza di Assisi e Pantalla. Un’attività, questa, che è di fatto un’eccellenza certificata dall’Agenzia Nazionale della Sanità, per la quale il presidio di Gubbio-Gualdo risponde per l’86% del trattamento delle fratture, su una media nazionale del 75%. Altro reparto di eccellenza segnalato dal direttore quello di Urologia, punta di diamante della struttura di Branca.

Il direttore Tedesco ha poi aggiornato i sindaci sui lavori in corso al Pronto Soccorso, unità attualmente in fase di ristrutturazione insieme alla Rianimazione, e sulla situazione, che resta fortemente critica, di infermieri e di OSS, attualmente in numero troppo basso rispetto alle reali necessità della struttura ospedaliera. In atto c’è un concorso per il primario di Radiologia, che conta attualmente su un medico facente funzione come per i reparti di Cardiologia, Anestesia, Ortopedia.

Gli amministratori della fascia appenninica si sono poi confrontati sul futuro della sanità territoriale e sulla diffusione dei servizi sanitari di vicinato. “Abbiamo condiviso - sottolinea il sindaco Fiorucci - una serie di riflessioni sul tema forte e urgente del potenziamento del personale e sulla possibilità di accrescere l’integrazione e il coordinamento dei servizi sanitari e assistenziali tra struttura pubblica e associazioni che operano in ambito sanitario e assistenziale. È infine emerso il comune impegno per il potenziamento dei servizi, in un’ottica di specializzazione e guardando al piano sanitario regionale, e abbiamo ragionato concretamente di viabilità e collegamenti con il Santa Maria della Misericordia, struttura che è ad oggi centro di riferimento provinciale”.


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