pierantonio6(UNWEB) Si è svolto questa mattina, 9 marzo, in piazza XXV aprile a Pierantonio, l’incontro “Protagonisti della ricostruzione per la rigenerazione del territorio” per fare il punto a due anni dal terremoto del 9 marzo 2023 (scosse di magnitudo 4.4 e poi 4.6) che ha “ferito” in particolare le zone di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce nel Comune di Perugia e quelle di Pierantonio e Pian d’Assino nel Comune di Umbertide, provocando danni a numerose abitazioni e lo sfollamento di circa 800 persone.

L’evento di oggi è stato organizzato dalle Amministrazioni comunali di Umbertide, Perugia e Gubbio insieme al comitato Rinascita 9 marzo, costituito nel gennaio del 2024 con l’obiettivo di seguire con attenzione l’azione delle istituzioni locali e centrali, affinché si possano velocizzare al massimo procedure e decisioni per accelerare ricostruzione e rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.

Presenti all’incontro, tra gli altri, i sindaci di Perugia (Vittoria Ferdinandi), Umbertide (Luca Carinzia) e Gubbio (Vittorio Fiorucci), la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il sottosegretario al ministero dell’Interno on. Emanuele Prisco, il presidente del comitato Rinascita 9 marzo Paolo Arcelli, il commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 sen. Guido Castelli. Presenti altresì il vice presidente della Regione Umbria Tommaso Bori, la presidente dell’Assemblea Legislativa Sarah Bistocchi, consiglieri ed assessori dei Comuni coinvolti, rappresentanti delle forze dell’ordine.

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La giornata ha preso il via con la santa messa, officiata dal Vescovo di Perugia-Città della Pieve Mons. Ivan Maffeis.Durante l’omelia Maffeis si è rivolto in particolare al commissario straordinario Castelli affinché – ha detto – non dimentichi questa terra e questo terremoto che, seppur “piccolo” in confronto ad altri, ha comunque sconvolto la vita di una popolazione. A lui ha dunque chiesto un forte impegno per la ricostruzione, che dovrà essere condotta in stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte senza distinzioni politiche, al fine di dare risposte concrete alla popolazione e non lasciar spazio alla rassegnazione.

L’INTERVENTO DELLA SINDACA FERDINANDI

Aprendo il suo intervento la sindaca Vittoria Ferdinandi ha rivolto un saluto profondo e commosso ai numerosi cittadini presenti, poiché – ha detto – gli anniversari rappresentano giorni complessi. Infatti la memoria è destinata ad imprimersi nell’anima, a volte, come in questo caso, in modo doloroso. Eppure i giorni della memoria sono anche quelli dell’impegno, soprattutto da parte delle Istituzioni; siamo noi, nel nostro ruolo di rappresentanti delle comunità, che dobbiamo agire con forza, impegno e determinazione per dare risposte a chi ha subito ferite tanto profonde.

La sindaca ha ricordato di aver iniziato il suo percorso di candidatura al Comune di Perugia, circa un anno fa, proprio dalla vicina Sant’Orfeto, frazione colpita direttamente dal sisma posta a margine del territorio della città. “In quell’occasione fui accolta da persone che manifestarono il timore che le loro case, lesionate, si trasformassero in abitazioni di fantasmi. Davanti a quelle paure ed a quel silenzio irreale che proveniva da luoghi inagibili mi presi l’impegno affinché la politica marciasse unita per fornire le risposte necessarie alla comunità”.

Ferdinandi, citando la sua esperienza professionale come psicologa, ha chiarito che le ricerche dimostrano come il non sentirsi soli davanti al dolore, avendo al proprio fianco le istituzioni e la solidarietà degli altri, è un fattore di protezione fondamentale per quelle popolazioni toccate dalle tragedie. “Oggi la promessa di marciare uniti è stata rispettata, grazie all’impegno dei Comuni coinvolti, della Regione dell’Umbria e dei Parlamentari, mettendo al primo punto dell’agenda politica il tema della ricostruzione”.

La sindaca ha quindi rivolto un invito a tutte le istituzioni coinvolte di continuare lungo la strada intrapresa proficuamente affinché tutti insieme si possa vincere questa sfida così complessa e attesa dai cittadini. Al commissario, invece, ha rivolto un appello affinché sappia trasformare la speranza in realtà.

“Noi certamente lavoreremo per ricostruire la socialità, la cultura e l’economia, aspetti fondamentale di cui la società ha bisogno per ripartire. E lo faremo insieme al comitato, che ringrazio per quanto ha saputo fare finora, il cui impegno costante è orientato ora, congiuntamente alla nostra università, a riprogettare una città migliore”.

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In tanti si sono alternati al microfono partendo dal “padrone di casa”, il sindaco di Umbertide Luca Carinzia, che, nel ripercorrere le tappe del dramma del 2023, ha posto l’accento sul grande lavoro messo in campo dalla popolazione fin dall’avvio dell’emergenza, con tante persone che si sono messe al servizio della comunità.

Carinzia ha annunciato inoltre che è stata presentata alla Regione la richiesta di proroga dello stato di emergenza. Il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci ha confermato che in questa vicenda le istituzioni hanno avuto la capacità di rimanere sempre al fianco della popolazione, con l’obiettivo di realizzare una vera e tempestiva ricostruzione: ciò infatti consentirà di lasciarsi alle spalle i brutti ricordi.

Dopo gli interventi dei sindaci la parola è passata alla presidente della Regione Stefania Proietti secondo cui la speranza si fonda sulla coesione istituzionale, che non ha colori politici. Oggi siamo qui – ha detto – con un po’ di serenità in più perché la strada verso la ricostruzione è tracciata grazie a provvedimenti nazionali che hanno consentito di inserire il sisma del 2023 nell’ambito di intervento di quello del 2016 e, dunque, nelle competenze del commissario straordinario. Ciò è frutto dell’impegno di tutte le forze politiche e rappresenta il regalo più grande che si possa fare alle popolazioni colpite.

Nel far proprie le parole del vescovo Maffeis, il sottosegretario al ministero degli Interni Emanuele Prisco ha sostenuto che l’esperienza del terremoto del 2023, pur se dolorosa, ha rappresentato nell’immediato un modello di efficienza straordinario grazie all’impegno di istituzioni e cittadini. La novità, per questo terremoto, è che la fase di ricostruzione potrà partire in tempi più veloci, consentendo di ridare vita alla comunità ferita e di non trasformare le aree lesionate in zone fantasma. Ciò è frutto anche di una precisa volontà di Governo e Parlamento che hanno fortemente voluto l’inserimento del sisma del 2023 nell’ambito delle competenze affidate al commissario straordinario per la ricostruzione del terremoto del 2016.

Prisco, sgomberando il campo da eventuali polemiche, ha chiarito che ciò non comporterà la detrazione di alcuna risorsa dalla ricostruzione legata al sisma 2016, poiché ogni cratere avrà le somme di cui ha bisogno. Infine il sottosegretario ha riferito che tre saranno le parole d’ordine della procedura: ricostruzione immediata, trasparenza e difesa dalle infiltrazioni mafiose, sicurezza nei cantieri.

Per il presidente del comitato “Rinascita 9 marzo” Paolo Arcelli i risultati si ottengono solo lavorando insieme e questo è quanto è stato fatto in questa vicenda in stretta correlazione tra cittadini ed amministrazioni locali e nazionali.

Intervento finale, attesissimo, da parte del Sen. Guido Castelli, commissario straordinario sisma 2016. Quest’ultimo ha spiegato che, a fronte di un terremoto importante, la scelta del governo è stata di utilizzare un sistema che già ha consentito di fornire risposte concrete nell’area della Valnerina. Il commissario ha riferito che, dopo aver completato la fase tecnica (con oltre mille sopralluoghi) è stata individuata la provvista necessaria per la ricostruzione pari a 470 milioni di euro. I provvedimenti nazionali (finanziaria e poi decreti) hanno consentito di inserire il cratere del 2023 nelle competenze del commissario per il sisma del 2016, nonché di liberare i primi 90 milioni di euro per le progettazioni. A breve è prevista la predisposizione di un’ordinanza che individuerà competenze e procedure, dando il via ufficialmente alla ricostruzione.


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