
Tale nuovo approccio di ricerca e didattica potrà consentire un'evoluzione sanitaria sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale anche nel medio-lungo termine, in risposta a nuove istanze quali ONE HEALTH e HTA (Health Technology Assessment).
L'avvio di UNIBIOS, un'entità pubblico-privata innovativa, fra l'Università degli Studi di Perugia nella persona del Rettore Prof. Maurizio Oliviero e Bios-Therapy, Physiological Systems for Health S.p.A. nella persona del Cavalier Valentino Mercati con le finalità di cui all'oggetto, risale al novembre 2024.
Da una parte si prevede la possibilità di un coinvolgimento di tutti i 14 dipartimenti universitari, dall'altra si prevede, da parte di Bios-Therapy, la cessione del suo know-how per sviluppare e rendere applicabili le nuove tecnologie legate alle scienze della vita, con l'obiettivo di favorire un'evoluzione sanitaria sostenibile anche nel medio-lungo termine.
Bios-Therapy, azienda nata come spin off del Gruppo ABOCA, rappresenta oggi un punto di riferimento nelle scienze omiche applicate a "nuovi processi terapeutici", in particolare quelli fisiologici in affiancamento e/o adiuvante ai trattamenti farmacologici.
Da questo Accordo Quadro si è successivamente pervenuti all'Accordo Esecutivo con il Dipartimento di Medicina dell'Università degli Studi di Perugia in data 20/03/2025, nella persona del Direttore Prof. Vincenzo Nicola Talesa, attraverso il quale è stata strutturata la sede di UNIBIOS unitamente al Gruppo di Studio Multidisciplinare (GSM). Quest'ultimo, partendo dai successi di due trial clinici condotti dall'Università degli Studi di Perugia dalla Prof.ssa Patrizia Mecocci nell'ambito del Mild Cognitive Impairment e dal Prof. Auro Caraffa nell'ambito dell'Osteoartrite del Ginocchio, rende quest'entità già operativa nello sviluppo dei temi in oggetto.
Queste tecnologie innovative attengono al nuovo approccio nella normativa europea di cui alla RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO del 7 maggio 1985, relativa ad una nuova strategia in materia di armonizzazione tecnica e normalizzazione (85/C 136/01) la cui applicazione clinica riguarda i seguenti aspetti:
- Sostanze bioattive, auto assemblate dall'intelligenza naturale;
- Definizione di un'attività fisiologica inerente l'intero metabolismo umano;
- Trial clinici longitudinali (N = 1) specifici per una medicina avanzata nella terapia personalizzata;
Tali nuovi ambiti tecnologici saranno supportati da una lettura generativa dell'IA.
UNIBIOS è pertanto una nuova entità che ha l'obiettivo di portare nel campo sociosanitario alcune risposte attese per diminuire il disagio dovuto ai costi e allo squilibrio del rapporto rischio – beneficio dei prodotti con attività farmacologica.
Presenti alla conferenza stampa il Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Prof. Vincenzo Nicola Talesa, che ha portato i saluti di Magnifico Rettore Prof. Maurizio Oliviero, il Cav. Valentino Mercati, CEO BIOS-THERAPY, il Dott. Jacopo Lucci, Chief Scientific Officer BIOS-THERAPY, il Prof. Francesco Galli, Membro Commissione paritetica, la Prof.ssa Patrizia Mecocci Coordinatrice della Sezione e il Prof. Auro Caraffa, Coordinatore della Sezione.
LE DICHIARAZIONI
Prof. Vincenzo Nicola Talesa, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia
"Siamo qui per un accordo che rappresenta una joint venture tra pubblico e privato, con la possibilità di integrare competenze diverse senza intaccare l'autonomia reciproca. L'università mantiene la sua missione di didattica, ricerca e terza missione, che non sono delegabili. La pubblica istruzione è un bene fondamentale per il Paese e perderne l'autonomia significherebbe un grave danno. Così come la sanità pubblica, che accompagna i cittadini per l'intero corso della vita e che consente all'Italia di avere una delle più alte longevità al mondo. Non è solo merito della dieta mediterranea o della genetica, ma soprattutto di un sistema sanitario pubblico che garantisce accesso alle cure a tutti. Per questo dobbiamo impegnarci a mantenerlo tale e collaborare con persone come il Cav. Mercati, con cui condividiamo la visione che considera la persona nel suo insieme e non la malattia come qualcosa separata dal resto. È un approccio etico, morale e scientifico che deve essere portato avanti. Il Dipartimento di Medicina e Chirurgia proseguirà le sperimentazioni cliniche in alcune discipline già avviate con esiti positivi, con l'auspicio di rafforzarle ulteriormente".
Cav. Valentino Mercati, CEO BIOS-THERAPY
"Grazie dell'accoglienza a tutto l'Ateneo. Il gruppo che ho fondato nasce quasi 50 anni fa qui a Perugia, con una grande attività di ricerca condivisa. È stato facile raggiungere quest'accordo perché siamo azienda B-corp, con il bene comune come primo asset e la volontà di portare la ricerca "a terra", rendendola fruibile. L'accordo di collaborazione che oggi presentiamo è importante perché viviamo una fase storica incerta, ma crediamo che la guida debba essere l'intelligenza del vivente, non solo l'intelligenza artificiale. Siamo immersi in un mondo di materia artificiale, ma possiamo recuperare l'appartenenza al sistema vivente. Ricordo il 1977, quando iniziai qui con il professor Menghini, con l'obiettivo di riconoscere l'impronta digitale di ogni entità vivente, che è in continua trasformazione. Oggi l'intelligenza artificiale può essere un sapere al servizio della condivisione. L'uomo non domina il mondo, deve costituirlo insieme agli altri organismi viventi. Per noi collaborare con un'Università di primo livello è un grande orgoglio. L'Università insegna i concetti, ma l'azienda privata può renderli operativi. Con questa collaborazione pubblico-privato possiamo affrontare le nuove esigenze della ricerca e della sanità, anche in ambito di malattie cronico-degenerative e biotecnologie. Credo che insieme si possa affrontare con coraggio un mondo che cambia velocemente".
Dott. Jacopo Lucci, Chief Scientific Officer BIOS-THERAPY
"Vorrei sottolineare il valore scientifico di questa collaborazione, che nasce da una profonda condivisione sulla necessità di un cambio di paradigma nella ricerca in medicina e in altri ambiti della conoscenza, come UNIBIOS dovrà fare. È stato importante scoprire questa comunione valoriale che ha facilitato la stesura degli accordi e la definizione dei canoni scientifici. Centrale sarà il passaggio a un paradigma che valorizzi la complessità degli organismi e l'interazione con le terapie, affiancando l'approccio riduzionista basato su specifici bersagli molecolari. Questo percorso verrà portato avanti mettendo in comune il know-how dell'università e dell'azienda, con grandi risorse e intenti condivisi. Abbiamo già dimostrato, con esperienze che hanno raggiunto il livello della sperimentazione clinica, che si possono ottenere risultati significativi. Per questo siamo fiduciosi che la strada sarà lunga ma di successo".
Prof. Francesco Galli, Membro Commissione paritetica
"Mi presento come delegato tematico della terza missione per l'area Scienze della vita e ho partecipato a questa esperienza unica e nobile, che porta la medicina verso una visione olistica e One Health, considerando ambiente ed entità viventi come un unicum. È importante che l'Accademia affronti sfide così alte e provi a tradurre la ricerca teorica e di base in ricerca applicata e, soprattutto, in trasferimento alla società, che è la terza missione dell'Ateneo. Questo passaggio è spesso complesso, ma fondamentale perché l'università è anche luogo dove si formano le politiche e la classe dirigente. L'iniziativa ha saputo unire pubblico e privato, con il supporto del Magnifico Rettore e della dottoressa Vivolo, creando una nuova struttura per trial clinici grazie al professor Talesa. Si tratta di una sede stabile che consentirà di ospitare collaboratori e avviare nuove attività di studio clinico. È stata un'esperienza di successo e sono felice di aver contribuito alla fase di startup di questo accordo. Ora ci auguriamo un cammino di successo e ringraziamo il Cavaliere Mercati per l'investimento nell'università".
Prof.ssa Patrizia Mecocci, Coordinatrice della Sezione Geriatria e Gernontologia:
"Per me è un onore parlare oggi e sono sicura che questa collaborazione porterà grandi risultati. La Gerontologia e Geriatria, specialistica recente, considera la persona nella sua complessità: curare solo l'organo non significa curare la persona. Nell'età anziana questo è ancora più evidente, perché agli aspetti biologici si intrecciano quelli sociali ed economici. In Italia viviamo a lungo, ma con molti anni in cattiva salute, e questo ci impone di lavorare su prevenzione e nuovi approcci che aiutino l'organismo a mantenere l'equilibrio, l'omeostasi. La medicina dei sistemi punta proprio a riportare equilibrio, e con il Cavaliere Mercati abbiamo trovato piena sintonia. Nei disturbi cognitivi, che derivano da più fattori, l'obiettivo è ristabilire un equilibrio personalizzato, non rientrare in medie statistiche. Con le scienze omiche e la medicina di precisione possiamo osservare e misurare come l'individuo risponde e se ritrova stabilità. Già con precedenti esperienze abbiamo avuto risultati positivi e ora ci prepariamo a nuovi protocolli, certi che porteranno innovazione e una visione più ampia e integrata della persona anziana"
Prof. Auro Caraffa, Coordinatore della Sezione Ortopedia e Traumatologia
"È un onore essere qui oggi in un punto importante del nostro percorso, che vede il nuovo ruolo dell'Università e quello che il privato può dare. Vedo questo rapporto in maniera ottimale, con il Cavaliere che crea sempre piacere di collaborare. In ortopedia, come Segretario Nazionale degli universitari italiani, credo che l'apporto scientifico unito a ricadute pratiche sia fondamentale. Ho avuto un'esperienza con il gruppo del Cavaliere su un dispositivo medico che ha dato risultati ottimali con metodiche innovative. Alla base della ricerca c'è sempre una situazione scientifica e poi eventuali ripercussioni pratiche. Questo percorso deve riguardare non solo l'ortopedia ma tutte le fragilità, non solo ossee, che vediamo ogni giorno in età diverse. La collaborazione con il gruppo del Cavaliere porterà senz'altro miglioramenti all'Università. Come vecchio universitario vedo che questa evoluzione porterà vantaggi notevoli.
Comunicato redatto in collaborazione con l'Ufficio Stampa Aboca-BiosTherapy