Il Sindaco ribadisce che: “c’è una concessione d’uso ventennale, concordata con Caponi, e le opere fatte sono tutte rispettose delle regole e finalizzate alla valorizzazione del bene. Non resteremo inerti di fronte a questi gravi atti”.
(UNWEB) TERNI – Il Sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli prende posizione sulla vicenda de Le Mole e in un comunicato precisa la situaizone dal punto di vista del Comune. “In qualità di Sindaco – scrive Luicarelli - sento il dovere di intervenire con la massima fermezza a seguito delle inopinate e inaccettabili iniziative private emerse in questi giorni riguardo alla gestione delle Gole del Nera. Da anni – afferma il Sindaco - il Comune è impegnato in un complesso e trasparente percorso di valorizzazione di questo straordinario patrimonio naturale, investendo risorse pubbliche, ottenendo fondi europei e lavorando per garantire la sicurezza e la fruizione pubblica del sito. Quanto sta accadendo ad opera del prof. Alvaro Caponi e della società Le Mole s.r.l. è un attacco diretto all'operato dell'ente e alla fruizione di un bene della collettività, basato su affermazioni che mistificano la realtà dei fatti e ignorano atti giuridici vincolanti”.
Di seguito il comunicato integrale: “Con la massima chiarezza, la gestione pubblica dell'area "Le Mole", dove insiste il solarium, non è un atto di cortesia, ma discende da un'autorizzazione formale, chiara e vincolante, sottoscritta proprio dal Prof. Alvaro Caponi in data 4 dicembre 2013. Tale atto, valido per vent'anni e quindi pienamente efficace, fu rilasciato nell'ambito del progetto pubblico "Bando Tac 2 – Por Fesr 2007-2013 – Greenways Gole del Nera". In quell'autorizzazione, lo stesso prof. Caponi ha testualmente dichiarato e sottoscritto che: “l’autorizzazione all’accesso è intesa per la realizzazione degli interventi di progetto, per gli interventi di manutenzione e per l’utilizzo delle strutture per i prossimi 20 anni”.
E, cosa ancora più importante, ha messo per iscritto che: “nulla potrà eccepire e nulla avrà a pretendere la proprietà per le opere che saranno realizzate dal Comune di Narni”. Proprio sulla base di questa autorizzazione, il Comune ha investito ingenti fondi pubblici, anche di matrice europea, per realizzare un'opera pubblica. Quest'opera non è stata realizzata in modo avventato, ma ha seguito un iter amministrativo rigoroso, ottenendo il parere favorevole ai fini idraulici dalla Provincia di Terni in data 18 luglio 2013, che ne ha certificato la compatibilità con l'assetto idrogeologico. L'intervento ricade su aree del demanio idrico, per le quali il Comune di Narni è titolare di una concessione amministrativa demaniale rilasciata dalla Regione Umbria in data 1° febbraio 2016.
Questa concessione affida al Comune, fino al 2033, l'occupazione e la gestione di tali aree, imponendo all'ente precisi oneri di manutenzione e di sicurezza. Alla luce di questi atti, le odierne pretese della società Le Mole s.r.l., che si fa forte di un contratto di locazione privato stipulato solo poche settimane fa, sono totalmente prive di qualsiasi legittimazione. È giuridicamente inammissibile che un accordo privato tra terzi possa tentare di annullare atti pubblici, autorizzazioni ventennali, opere pubbliche finanziate dall'Unione Europea e concessioni demaniali in essere. Le affermazioni secondo cui il Comune avrebbe agito "senza autorizzazione" sono pertanto contrarie al vero e gravemente lesive dell'immagine dell'ente.
L’illecita apposizione di barriere e transenne, oltre a configurare un’interruzione di pubblico servizio, sta arrecando un ingente danno all’amministrazione comunale, agli investimenti effettuati e all’intera comunità. L’amministrazione comunale non resterà inerte di fronte a questi atti di mera aggressione. Verranno avviate, con la massima durezza, azioni in ogni sede opportuna, civile e amministrativa, per tutelare l’ente e l’interesse pubblico, nonché per richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti. Saranno adottati nell’immediato provvedimenti tesi alla rimozione delle barriere illecitamente installate, al fine di ripristinare il pubblico accesso e la sicurezza dell’area, in conformità ai titoli autorizzativi e concessori di cui il Comune è legittimo titolare”.



