Isabella e LucreziaIntervengono Fausto Bertinotti e Stefano Folli. Sabato 18 maggio, ore 17, alla Rocca Albornoz. Previsti intermezzi musicali e visite guidate

(UMWEB) Spoleto. Una doppia biografia su due delle più famose protagoniste del Rinascimento italiano, Isabella d’Este marchesa di Mantova e Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, che divengono cognate in virtù del terzo matrimonio di Lucrezia con Alfonso d’Este: sabato 18 maggio 2019 alle ore 17.00, in sinergia con il Comune di Spoleto, è prevista alla Rocca Albornoz la presentazione del libro di Alessandra Necci "Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell'Italia del Rinascimento".

Oltre all’autrice intervengono Fausto Bertinotti e Stefano Folli. Previsti i saluti istituzionali di Paola Mercurelli Salari e Ada Urbani. Coordina Roberto Conticelli.

Sono previsti intermezzi musicali a cura dell’Ensemble Compendium Musicum del M° Daniele Bernardini e una visita guidata dal tiolo “Al Castello con gli occhi di Lucrezia”.

L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri interamente dedicato ai Borgia che Sistema Museo, in stretta collaborazione con la Dott.ssa Paola Mercurelli Salari, direttore della Rocca Albornoz e Museo Nazionale del Ducato – Polo museale dell’Umbria, ha organizzato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Lucrezia.

Erede di una grande dinastia, sottile stratega capace di vincere le più difficili partite dello scacchiere italiano, mecenate e collezionista, Isabella incarna il prototipo della donna politica cerebrale e ragionatrice, che antepone l’interesse dello Stato agli affetti. Lucrezia, figlia di un papa controverso e “carnale” come Alessandro VI, è invece capace di intense passioni e forti sentimenti, ma all’occorrenza si dimostra un’accorta governante e arriva a contendere a Isabella il primato di mecenate più celebrata della penisola. Le due cognate incrociano le loro esistenze con quelle dei maggiori personaggi del tempo, incarnando due diversi e significativi prototipi di “dame di potere e di corte”. Attraverso Isabella e Lucrezia, il libro racconta nel dettaglio l’Italia dell’Umanesimo e del Rinascimento, mettendone in evidenza la grandezza e la tragicità, gli splendori e le miserie, la complessità e le contraddizioni, gli individualismi e i particolarismi che le impediranno per molti secoli ancora di divenire uno stato unitario. È, dunque, una biografia ma anche un’analisi politica, che attraverso lo studio del passato, delle Signorie, del papato, dell’impero, dei regni nazionali, serve a comprendere meglio l’Italia di oggi. Perché la storia, come direbbe Benedetto Croce, «è sempre storia contemporanea».

ALESSANDRA NECCI è nata a Roma e ha un figlio, Lorenzo. È professore universitario e avvocato. Si è laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma e specializzata a Sciences Politiques a Parigi dove ha lavorato e vissuto. Inoltre ha lavorato a lungo nelle Istituzioni ed è stata consigliere per le Relazioni esterne del Presidente del Senato. Ha pubblicato con Gangemi Storia di Nausicaa e con Marsilio Il prigioniero degli Asburgo. Storia di Napoleone II re di Roma (2011, due edizioni), Re Sole e lo Scoiattolo. Nicolas Fouquet e la vendetta di Luigi XIV (2013, due edizioni, Premio Fiuggi), Il Diavolo zoppo e il suo Compare. Talleyrand e Fouché o la politica del tradimento (2015, due edizioni, Menzione Premio Terriccio, Finalista Aqui Storia, Premio Eccellenze italiane nel mondo, Menzione 100 eccellenze italiane). È opinionista televisiva, ed è professore a contratto integrativo all’università LUISS Guido Carli. È Segretario generale della Fondazione Necci, per cui ha curato Memento. La mia storia, di Lorenzo Necci. È stata insignita della onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Arts e des Lettres dal Mini.


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